«I soldi o ti sfregiamo» arrestati tre fratelli

Minacce a un giovane che aveva appena vinto al videopoker in un bar della città La cattura a Ortona, in casa di parenti, dove avevano trovato rifugio
LANCIANO. Hanno minacciato e tentato di estorcere al cliente di un bar i soldi appena vinti al videopoker. Con l’accusa di tentata estorsione in concorso sono stati arrestati tre fratelli rom: Tommaso Guarnieri, 32 anni, Gaetano, 30, e Fabrizio, 26. Per i tre sono scattate le ordinanze di custodia cautelare in carcere disposte dal Gip, Massimo Canosa, su richiesta della Procura, ed eseguite dal personale della polizia dopo una rocambolesca cattura.
L’episodio risale alla fine di settembre quando, in un bar, i tre fratelli minacciano un uomo di consegnare alcune centinaia di euro appena vinte al videopoker. Tommaso Guarnieri, con l’aiuto degli altri due, minaccia di sfregiarlo. I tre sono costretti però a lasciar perdere sia per la resistenza della vittima sia per l’intervento di un amico di questi che, per allontanarli, si spaccia per uno delle forze dell’ordine. Venuta a conoscenza dell’episodio, la polizia convince le vittime a denunciare il reato e avvia le indagini, coordinate dalla Procura. Gli investigatori, guidati dal dirigente del commissariato, il vicequestore Katia Basilico, risalgono ai tre fratelli Guarnieri e lunedì scatta l’ordine di arresto.
Uno dei tre, Gaetano, viene facilmente individuato e messo in manette. Gli altri due si rendono irreperibili. I poliziotti fanno intendere ai familiari che, a poche ore dal cenone di Capodanno, le ricerche saranno interrotte. In realtà seguono la mamma e la moglie di uno dei tre, che da Lanciano si spostano a Ortona, dirette a casa di uno zio. Da appostamenti e pedinamenti vedono le donne fare acquisti in un negozio di abbigliamento: probabilmente i due malviventi, nella fuga attraverso le campagne, non hanno abiti puliti. Il palazzo viene quindi circondato, fino a individuare la porta dell’appartamento che gli occupanti si rifiutano di aprire.
Sono i vigili del fuoco a sfondarla. Almeno in quattro, poi, si parano davanti agli agenti per impedire loro di cercare i fuggiaschi. Durante la perquisizione è un lenzuolo sopra un grosso armadio della stanza da letto a insospettire i poliziotti: sotto un cumulo di biancheria per la casa sono nascosti i ricercati, che vengono arrestati e condotti a Villa Stanazzo.
Al vaglio della Procura c’è adesso la posizione dei familiari: rischiano la denuncia per favoreggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.
Stefania Sorge
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