I teatini e la voglia di ferie estive «Le vacanze? Un lusso per pochi» 

Gli operatori: «L’intenzione di molti è trascorrere l’estate lontano dalla città, ma i prezzi scoraggiano» Gli aumenti si aggirano tra il 15 e il 20 per cento: «È la conseguenza del rincaro delle materie prime»

CHIETI. La richiesta c’è, ma i prezzi «scoraggiano». È questa la situazione che si trovano davanti gli operatori del settore turismo di Chieti alle prese con l’organizzazione dei pacchetti per le prossime vacanze estive. «È tornata la voglia di viaggiare e uscire», dicono dalle agenzie viaggio, «ma i prezzi sono aumentati e adesso ci sono altre priorità per una famiglia».
PREZZI IN AUMENTO
Il rincaro di beni alimentari e utenze si ripercuote anche sulle tanto attese vacanze estive. Rispetto al periodo pre-Covid, infatti, i prezzi «sono aumentati di circa il 15-20 per cento», dice Pierluigi Palumbo dell’agenzia Elios viaggi su corso Marrucino, «i clienti sono più titubanti e ci riflettono di più». In agenzia «una famiglia media di quattro persone», prosegue Palumbo, «si presenta con un budget troppo basso per i costi che ci sono ora. Con gli aumenti di utenze, alimentari e servizi, la vacanza estiva non è più un programma fisso per una famiglia ma un lusso che pochi si possono concedere».
LE METE
«In Italia la Puglia è un grande classico», spiega Cristina Basile, titolare dell'agenzia A mondo mio in via Ortiz a Chieti Scalo, «poi seguono la Sardegna e Calabria». Ma sono proprio le destinazioni a far lievitare le cifre e a frenare le vacanze. «Chiedono tanti preventivi e la richiesta c’è ma davanti ai prezzi si bloccano», dice Basile, «la Sardegna è una vacanza da cinque stelle perché è costosa e non accessibile a tutti. I prezzi dei traghetti sono aumentati: quest’anno solo la zona del Gargano sembra essere più economica rispetto agli anni precedenti». Ma ci sono anche tanti viaggiatori che puntano all’estero. Grecia e Sharm el Sheikh, dicono gli operatori, sono le vacanze più richieste. A causa degli aumenti dei carburanti «i rincari sono principalmente sui voli», prosegue Basile. Così prendono piede le crociere. «È tutto incluso e i costi sono leggermente più ottimizzati», aggiunge la titolare, «una volta saliti a bordo non ci sono particolari spese aggiuntive per i clienti».
VIAGGI DI GRUPPO
Se prima dividere le spese era una valida alternativa per abbattere i costi del trasporto e concedersi comunque un viaggio, oggi non lo è più, perché anche i tour di gruppo hanno raddoppiato le cifre. «Il turismo sta subendo gravi ripercussioni perché i prezzi sono diventanti inaccessibili», dice Valeria Fusella, direttore tecnico di Valema viaggi in via Lucio Camarra, «i prezzi dei carburanti fanno alzare le tariffe». Anche per i viaggi di gruppo i prezzi sono quindi in aumento del «40 per cento», dice Fusella, «se l’anno scorso con circa 70 euro si riusciva a fare un viaggio di un giorno, oggi con meno di 100 euro non si parte». Il desiderio di viaggiare e di evadere è, quindi, tornato dopo il periodo Covid, ma quest’anno il portafoglio sembra essere messo a dura prova.
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