Iannone, campioncino col mito di Valentino

8 Maggio 2008

Vasto incorona il pilota. <>

VASTO. L'imbarazzo davanti alla bottiglia di spumante è rotto da una battuta benedetta: <>. Il tappo parte verso l'alto e chiama gli applausi. Tutti per Andrea Iannone. Capelli corti con una crestina che sembra limata dal vento, jeans, maglietta e occhiali scuri. Un diciottenne come tanti altri.

Nell'apparenza. In realtà, un talento dei circuiti motoristici mondiali reduce dal trionfo di Shanghai, nel Gran premio 125. Un talento abruzzese, di Vasto. E la sua città non si lascia sfuggire l'occasione per un tributo degno del primo vastese <>, come sottolinea il vice sindaco Nicola Del Prete. La città politica si raccoglie attorno a Iannone nel pomeriggio, la città dei tifosi in serata. Festa grande.

Il campioncino passa dal comune alla piazza. Ho gli occhi timidi, ma la tempra di chi, giovanissimo, è stato così coraggioso da scommettere con se stesso. <>. Il molto viene pronunciato due volte in rapida successione, tanto per chiarire il concetto. <>. Tra le mani ha la medaglia commemorativa "Filippo Palizzi", riservata ai vastesi capaci di balzare agli onori delle cronache. Lui c'è riuscito.

L'exploit cinese, sotto la pioggia, l'ha portato su tutti gli organi d'informazione. Titoli a pagina piena. <>, aggiunge Del Prete. La sala consiliare è piena. Politici. Amici. Parenti. Telecamere e macchinette fotografiche. Papà Regalino e mamma Katia hanno di che vantarsi. Quel figliolo non è uno sgobbone a scuola, però sulle piste va come una saetta. <>. E' una promessa. Forse bisognerebbe scrivere: è una promessa? Poco importa.

L'Abruzzo è già pieno di diplomati, mentre scarseggiano i campioni. Quando ne spunta uno di razza come Andrea, la regione viene attraversata da un fermento. Sembra di sentire il tamtam: <>. Il tamtam diventa parola scritta e, poi, voce. Vincenzo Sputore, ex arbitro della Can A e B, ora assessore comunale ai Lavori pubblici e al Patrimonio, legge un telegramma spedito da Salemme, il presidente dello "Jarno Trulli fan club" di Tollo.

I complimenti di chi è innamorato del rombo di un motore valgono il doppio, in questo contesto. <>, la battuta rompighiaccio, è del presidente del consiglio comunale Giuseppe Forte. <>, invece, è il colpo d'acceleratore di Sputore. Iannone annuisce quando le ascolta. Sa cosa significano. Ricorda bene la gavetta e spera di essersela gettata alle spalle definitivamente, anche se il pane duro ce l'ha sempre davanti.

In uno sport dove essere bravi può valere poco o nulla se non si ha una moto mostruosa, la ricerca dei mezzi economici è continua. <>. Andrea Iannone non sa nuotare. Suona strano per uno di Vasto, dove ogni particolare porta alla spiaggia e all'acqua blu tra le più pulite d'Italia. Forse è il dna dei suoi avi, originari di Tornareccio, a renderlo uomo di terra più che di mare. La foto con la coppa.

Le foto. Stanno bene insieme il campioncino e il trofeo. Pensare che è dovuto tornare a prenderlo a casa perché l'aveva dimenticata, facendo venire un attacco di panico ai fotografi. Papà Regalino la custodisce come una reliquia, mentre dribbla le telecamere. Bel gesto. Il figlio di Vasto piace per la sua spontaneità. E' irruento, certo. <>, precisa.

In comune manca il sindaco Fabio Lapenna. E' in Germania. Via cellulare si complimenta con Iannone. Tra i due c'è un parlottare fitto fitto, magari è il prologo di un rapporto più intenso tra il campione e le istituzioni. In cassa non ci sono sono molti soldi, chiaro. Magari, aguzzando l'ingegno qualcosa si potrà fare. <>. Il resto dovrà farlo la fortuna.