Il Comitato: pagate le bollette dell’acqua

GUARDIAGRELE. «Ora che la Sasi ha ripristinato regolarmente il servizio idrico, almeno nei termini che avevamo auspicato nella diffida collettiva presentata il 2 novembre alla sede centrale di Lanciano, decade la possibilità di mettere in atto lo “sciopero della bolletta” che avevamo minacciato di attuare in caso di distacchi prolungati e conseguenti disagi agli utenti così come si erano manifestati da inizio estate fino a metà autunno».

È Nello Iacovella a parlare per il Comitato civico, che all’inizio del mese scorso si presentò in delegazione a Lanciano per consegnare la diffida al presidente della Sasi, Domenico Scutti. Incontro che non solo sortì il ritorno alla normalità della fornitura di acqua a Guardiagrele e al piccolo comprensorio di altri 5 Comuni serviti dall’acquedotto dell’Avello, ma coincise anche con l’apertura di un rapporto di schietta collaborazione tra il comitato guardiese e il gestore pubblico del ciclo idrico integrato del Chietino.

«Il rifiuto di pagare le cartelle dell’acqua», spiega il cofondatore del Comitato, «non era soltanto una forma di protesta, ma un modo di fare pressione funzionale allo scopo trasparente e del tutto lecito di ottenere una quantità d’acqua sufficiente alle necessità quotidiane. E ci sembra che l’erogazione per l’intera giornata e il distacco notturno programmato rispondano a un concetto di normalità del servizio, o almeno a quella normalità possibile in un contesto, come il nostro, caratterizzato da risorse idriche che per errori e omissioni della politica in quasi trent’anni sono ormai ridotte al lumicino. Siamo in favore, nonostante i dubbi espressi da qualche tecnico Sasi, della sostituzione del materasso filtrante allo sbarramento di Linaro. Non solo aumenterà la qualità dell’acqua, ma anche la quantità». (f.b.)

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