Il Comune: il nuovo ospedale resta in città

Scontro sull'area dove costruirlo. Ma Febbo (Pdl) avverte: il Renzetti non è sicuro dov'è ora

LANCIANO. L'ospedale deve restare in città. È l'unica certezza emersa nell'affollato consiglio comunale, riunito ieri per discutere del nuovo ospedale Renzetti. La proposta doveva essere contenuta in un documento unitario stilato dalla riunione dei capigruppo, ma a tarda serata l'accordo è saltato. La maggioranza di centrosinistra è rimasta contraria all'ipotesi di spostare il Renzetti dall'attuale sito, in via Del Mare. In caso di ospedale comprensoriale da 300 posti lo spostamento si renderebbe però necessario. Al vaglio diverse proposte sull'area che ospiterà la nuova maxi-struttura.

Non sono bastate sei ore di dibattito tra senatori, consiglieri regionali, provinciali e comunali e numerosi cittadini. Grandi assenti sono stati Gianni Chiodi e Francesco Zavattaro, rispettivamente commissario regionale alla sanità e manager Asl. Il dibattito è continuato fino a tarda ora nella riunione dei capigruppo.

A inizio seduta sono stati tre i documenti presentati da maggioranza, illustrato dal sindaco Mario Pupillo e dal vice Pino Valente, Udc e Pdl sulla localizzazione del nuovo ospedale. «Non si tratta di una ristrutturazione ma di una demolizione e ricostruzione di un nuovo presidio, che è di Lanciano e resterà a Lanciano», ha detto perentorio il sindaco Pupillo, tra gli applausi dei cittadini presenti, «un ospedale che ha già un progetto, realizzabile in breve tempo, e che ha accessi diretti dalla Variante e un maxi parcheggio».

Ma ad accendere il dibattito è stata la questione dei fondi. Dai banchi della maggioranza è stato chiesto ai rappresentanti regionali di fare chiarezza: sono disponibili 35 o 50 milioni di euro? «Ci sono 252 milioni di euro per costruire 5 ospedali», hanno ribadito più volte l'assessore regionale Mauro Febbo (Pdl) e il consigliere regionale Emilio Nasuti (gruppo misto), «ai quali aggiungere altri 200 milioni alienando beni Asl e attivando progetti con i privati».

La vera sorpresa per i consiglieri di maggioranza è stato scoprire che il Renzetti deve essere spostato perchè il terreno si trova in zona sismica. «Non si può costruire l'ospedale nell'area attuale perché è sismica, non ha spazi adeguati e una viabilità adatta», ha precisato Febbo, «i fondi poi sono per i nuovi ospedali. Il Renzetti va spostato».

Parere condiviso dai consiglieri di minoranza, dell'Udc e del Pdl, che pure avevano presentato due documenti distinti ma simili.

Dopo sei ore ancora scontro sul documento da presentare alla Asl. Certa solo la bocciatura di spostare l'ospedale fuori città, come proposto dalla commissione tecnica. La prima opzione è farlo rimanere in via Del Mare, come ha ribadito fino all'ultimo la maggioranza. Tuttavia, in caso di spostamento le aree al vaglio sono: Marcianese, Sant'Onofrio, Villa Martelli e Villa Elce.

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