<strong>San Salvo. </strong> Il sindaco Marchese contro i consiglieri del Pdl che si erano rivolti al Tar: «Sconfitta la logica dei ricorsi»

Il Consiglio di Stato boccia la minoranza

Considerata legittima la seduta per l'approvazione delle variazioni di bilancio

SAN SALVO. L'amministrazione guidata da Gabriele Marchese ha vinto la controversia con i consiglieri dell'opposizione di centrodestra che chiedevano ai giudici amministrativi l'annullamento delle delibere di variazione del bilancio. Il Consiglio di Stato ha accolto l'appello, dichiarando «totalmente infondato» il ricorso al Tar della minoranza e condannando quest'ultima al pagamento delle spese processuali.

L'amministrazione comunale, assistita dal senatore Giovanni Legnini, ha comunicato l'esito della sentenza nel corso di una conferenza stampa. «Rende giustizia all'operato dell'amministrazione che ha sempre agito rispettando le regole», è stato il commento del sindaco Marchese condiviso dal presidente del consiglio comunale, Alfonso Di Toro. Il contenzioso era partito a fine anno. I consiglieri del centrodestra lamentavano la convocazione di due sedute del consiglio a meno di 24 l'una dall'altra. Dalla presunta nullità della seconda sarebbe derivato (secondo l'interpretazione dei consiglieri di minoranza) l'annullamento di tutti gli atti deliberativi.

Il 2 marzo il Tar diede ragione ai ricorrenti. In città si diffusero le notizie di un possibile scioglimento anticipato dell'assise civica. La sentenza del Consiglio di Stato le smentisce. «Spero che l'opposizione comprenda che tentare di fermare la macchina amministrativa va contro gli interessi dei cittadini», afferma Marchese. «Questa sentenza sconfigge la logica di chi pensa di poter arrivare al governo della città con le sentenze dei tribunali». (p.c.)

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