Il Diocleziano privatizzato Parco in gestione a una Coop

Contratto di tre anni Restano i problemi parcheggi e viabilità.

LANCIANO. Sarà una cooperativa di San Vito a curare gestione e munutenezione del parco Diocleziano per i prossimi tre anni. Una scelta “obbligata” visto che è stata l’unica a partecipare alla gara per la gestione del polmone verde della città, pubblicata il mese scorso.

Un sospito di sollievo per l’amministrazione comunale: se non ci fossero state ditte interessate il Comune avrebbe dovuto continuare a sborsare, infatti, 36mila euro annue per la manutenzione del verde e altri fondi per l’organizzazione di eventi.
Nei prossimi 3 anni la cooperativa dovrà rivitalizzare un’area, costata 2 milioni e 600mila euro, ma di norma desolatamente vuota. «Sono soddisfatto», commenta il sindaco Filippo Paolini «sia perché almeno una ditta ha risposto al bando e sia perchè chi ha risposto ha ottimi progetti sulla struttura. Dovrà lavorare molto perchè per ottenere dei ricavi in un parco che ha spese ingenti non può limitarsi ad organizzare eventi sporadici: deve far vivere la struttura tutti i giorni».

In base al bando, pubblicato dopo mesi di polemiche, nell’edificio in cemento dell’area verde la cooperativa può organizzare eventi, spettacoli, serate enogastronomiche, feste, anche a pagamento, ma non può far pagare ai cittadini l’ingresso nel parco, che resta pubblico. In cambio, oltre che della manutenzione del verde, la società concessionaria dovrà occuparsi della sorveglianza e dell’apertura e chiusura dei cancelli del parco, attualmente spesso chiusi.

Ma, la vera sfida è portare i lancianesi nell’area verde. Non è entrata nelle abitudini dei frentani la passeggiata in quello che dovrebbe essere il cuore verde della città anche perchè non è agevole arrivarci. Se scendere dai Bastioni non è un problema, risalire diventa un’impresa, soprattutto per gli anziani. Altra sfida, per il Comune, è realizzare un parcheggio per auto e autobus turistici nell’area antistante il parco. Il progetto, però, deve essere coordinato con la Provincia, proprietaria del terreno. «Se i tempi della Provincia sono quelli impiegati per realizzare la rotonda di Marcianese, rimasta incompiuta da un anno e mezzo», conclude Paolini «o dei marciapiedi di Torre Sansone, fermi da tre anni, il progetto del parcheggio resterà un sogno».