«Ha dato tutto se stesso agli altri», l’omaggio a Mascitelli per i suoi funerali. C'è anche Di Pietro

Esponenti politici e della sanità abruzzese ieri in chiesa per l’ultimo saluto al direttore della Asl aquilana. Le parole del vescovo di Pescara Valentinetti, del dg Romano e del figlio Massimiliano: «Un grande uomo»
VILLAMAGNA. L'Abruzzo della politica e della sanità si ritrova a Villamagna, per l'ultimo saluto ad Alfonso Mascitelli, per due volte sindaco del paese, ex senatore, ex direttore dell'Agenzia sanitaria regionale e, da ultimo, direttore sanitario della Asl aquilana, venuto a mancare improvvisamente domenica scorsa all'età di 68 anni. La chiesa parrocchiale è gremita, in tanti restano ad affollare la piazza antistante. Il servizio d'ordine organizzato dal sindaco Amerigo Orlando funziona a dovere per il piccolo centro improvvisamente invaso dalle auto. Arrivano dall'Aquilano, dal Teramano e dal Pescarese, oltre che dal Chietino. È l'abbraccio di tutto l'Abruzzo. A celebrare la messa, insieme al parroco don Arnaldo La Cioppa, c'è l'arcivescovo di Pescara Tommaso Valentinetti: «Lascia un testamento di probità e onestà», dice dal pulpito. Le fasce tricolore dei sindaci intervenuti occupano diversi banchi della chiesa. Presenti, tra gli altri, i sindaci di Chieti, Diego Ferrara, di Vacri Piergiuseppe Mammarella, di Ripa Roberto Luciani, di Tollo Angelo Radica. Confuso tra la folla c'è anche Antonio Di Pietro.
L'ex pm di Mani pulite è affranto e non si ferma a rilasciare dichiarazioni. Stringe le mani della vedova Concetta e poi si dilegua schivando i giornalisti. Con la sua Italia dei valori Mascitelli è stato eletto senatore. In Abruzzo era il segretario regionale delle stagioni più fortunate del partito. Tanti gli ex Idv presenti, dall'ex deputato Carlo Costantini all'ex assessore pescarese Rudy D'Amico. Tanti anche gli esponenti della politica abruzzese, dal commissario governativo Giovanni Legnini, al deputato Luciano D'Alfonso, al presidente della Provincia dell'Aquila Angelo Caruso, ai consiglieri regionali Daniele D'Amario (sottosegretario alla presidenza della giunta), Silvio Paolucci, Alessio Monaco, Sandro Mariani e Massimo Verrecchia. Al termine della funzione molti vogliono rendere omaggio a Mascitelli.
Il primo a parlare è il dg della Asl aquilana Ferdinando Romano. Ha la voce rotta dalla commozione: «Ha dato se stesso agli altri. Oggi non perdo un collaboratore ma un fratello». Ad ascoltarlo molti volti noti della sanità abruzzese, dal direttore della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia, al direttore sanitario della stessa Asl Maurizio Brucchi, all'ex direttore sanitario della Asl teatina ed ex direttore dell'Agenzia regionale alla sanità Angelo Muraglia e al direttore della clinica oculistica teatina Leonardo Mastropasqua.
«Educazione, riservatezza e discrezione». Il sindaco Orlando traccia con queste parole alcune delle caratteristiche di Mascitelli. «Per la nostra comunità è stato un amministratore importante, ha contribuito sensibilmente al progresso di Villamagna. Ma un'eredità ancora più importante che ci ha lasciato è quella umana». L'onorevole D'Alfonso, nel suo discorso, definisce Mascitelli «l'uomo della cura»: per le norme, da senatore, e poi nel suo servizio svolto per l’amministrazione regionale, prima ancora come sindaco e da ultimo come direttore sanitario. Infine il discorso più toccante, quello del figlio Massimiliano: «Oggi mi permetto di dire che la comunità abruzzese perde un gran lavoratore e un grande uomo sempre a disposizione del prossimo. Io invece perdo solo il mio papà. Ciao papà». Per lui l'applauso più lungo.
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