Il fatto non sussiste, 20enne assolto: era accusato di aver rubato oro a un ragazzo

VASTO. Vicenda giudiziaria a lieto fine per un ventenne vastese finito a giudizio per rapina e minacce. Il giovane è stato assolto grazie alle argomentazioni addotte dal difensore, l'avvocato Francesco Tascione. La vicenda ricordata in tribunale risale al 6 ottobre 2024. Poco dopo le 21 di quel giorno, all'esterno di un locale di corso Garibaldi, in una zona appartata non lontana dal parcheggio comunale, un ragazzino viene avvicinato da 3 giovani che lo minacciano costringendolo a consegnare loro dei monili in oro. Il fatto, prima indicato come furto, viene messo a segno con grande abilità e velocemente. Preso l'oro, i tre si dileguano. La vittima denuncia il furto. Partono le indagini. I carabinieri denunciano tre persone, un ventenne e due minori con l'accusa di rapina aggravata e minaccia aggravata. Ad incastrare i giovani alcuni messaggi inviati al derubato da uno di loro. I due minori saranno giudicati fra qualche settimana dai giudici del tribunale per i minori dell'Aquila.

L'imputato maggiorenne, 20 anni, è comparso due giorni fa davanti al gup del tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, per essere giudicato con rito abbreviato. A difenderlo l'avvocato Francesco Tascione. Il difensore è riuscito a dimostrare che i fatti andarono diversamente da come ipotizzato dall'accusa. Il gup, accogliendo la tesi difensiva, ha quindi riqualificato il reato di rapina aggravata in quello di furto aggravato. Questo particolare, sommato ad altri elementi emersi in aula, ha portato il giudice a dichiarare di non doversi procedere nei confronti del 20enne in merito al furto con la formula "il fatto non sussiste". Il giovane è stato assolto anche dall'accusa di minacce. L'avvocato Tascione si prepara ora a difendere anche uno dei due minori che verranno giudicati nel capoluogo abruzzese. A questo punto, tuttavia, è probabile che anche per i due minori vengano a cadere le contestazioni.

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