Il piano omicida dei neofascisti svelato dagli agenti infiltrati

I carabinieri sotto copertura: «Così volevano uccidere l’ex estremista Marco Affatigato»
CHIETI. Un progetto di omicidio annunciato. Un morto. Un mistero da risolvere. Ogni volta che si fruga nella scatola dei Lego della lotta armata si scopre che manca un mattoncino, nessun conto torna, nulla è al posto che potresti immaginare.
Ma un fatto è accertato da una sentenza: «Il piano per assassinare Marco Affatigato era concreto». Altro che chiacchiere in libertà o innocue vanterie. Nel 2014 la banda di Avanguardia Ordinovista, il gruppo terroristico neofascista con base in Abruzzo, era seriamente intenzionato a uccidere l’ex militante di Ordine Nuovo, più volte sospettato di aver avuto rapporti con i servizi segreti di vari Paesi, dagli 007 francesi agli americani della Cia. A svelare «il disegno omicidiario» è un abilissimo infiltrato nel gruppo, l’agente sotto copertura Piero Mastrantonio, che è il nome in codice di uno dei due carabinieri del Ros che riescono a violare la compartimentazione di Avanguardia Ordinovista.
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