Il presidente denunciato: «Sono tranquillo»
Il massimo dirigente: «Abbiamo operato nel rispetto della legge, pronti a chiarire ogni equivoco»
CHIETI. «Sono assolutamente tranquillo riguardo alla gestione dell’evento». Lo dice il presidente del Chieti calcio Gianni Di Labio, denunciato dalla polizia di Stato per «apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento», in relazione alla decisione di rimodulare i posti dello stadio Angelini in occasione della partita dello scorso 10 novembre contro la Sambenedettese. «La società», prosegue Di Labio, «ha operato nel pieno rispetto delle normative, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il regolare svolgimento della partita. Inoltre, ritengo giusto e doveroso che la questura di Chieti stia svolgendo il proprio lavoro con professionalità per accertare ogni aspetto dell’accaduto. Ribadisco la nostra massima collaborazione con le autorità competenti. Siamo a disposizione e, qualora necessario, collaboreremo con la questura per togliere ogni equivoco o dubbio sul nostro operato». E ancora: «Desidero ringraziare profondamente tutti i cittadini di Chieti e i tifosi neroverdi che, a seguito dell’uscita dell’articolo, hanno voluto esprimermi la loro vicinanza e stima. Questo sostegno è un segno tangibile del legame forte e sincero che unisce questa squadra alla sua comunità e ci dà ulteriore motivazione per continuare a lavorare con trasparenza e dedizione per il bene del calcio teatino». Di Labio conclude: «Il mio impegno, come presidente, continuerà a essere rivolto non solo alla tutela dell’immagine della società ma anche a garantire che la squadra sul campo raggiunga gli obiettivi prefissati sportivamente, mantenendo alto il nome di Chieti e della nostra amata squadra». (g.let.)
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