Il Riesame dissequestra il palazzo

Torino di Sangro: l’edificio in costruzione era stato bloccato per abusi edilizi

TORINO DI SANGRO. Apre un cantiere per la costruzione di una palazzina sul lungomare e contestualmente scatta lo stop ai lavori per presunti abusi edilizi. Dopo più di un anno, la vicenda giudiziaria si è risolta con l’annullamento del provvedimento da parte del Tribunale del riesame di Chieti.

Nel febbraio 2012 i carabinieri pongono sotto sequestro penale il fabbricato in costruzione in località Costa Verde e denunciano alla Procura di Vasto i proprietari dell’immobile, le ditte esecutrici e il direttore dei lavori, in tutto sette persone del posto. L’accusa è quella di aver commesso reati attinenti l’abuso edilizio e la violazione delle norme urbanistiche e ambientali. Il tribunale convalida il sequestro. Dopo una non facile battaglia legale, i sette imputati, difesi dagli avvocati Mauro Razzotti e Roberto Ceroli, formulano ricorso in appello davanti al Tribunale del riesame di Chieti in composizione collegiale che annulla il provvedimento di sequestro, accogliendo in pieno la tesi dei difensori.

«I giudici hanno confermato, come sempre sostenuto, l’estraneità a ogni addebito dei nostri assistiti», sottolineano i due legali. «Dopo i sigilli al cantiere e la convalida del Tribunale di Vasto, per ben tre volte sono state inoltrate istanze alla Procura e al Tribunale ottenendo, però, sempre il rigetto», raccontano gli avvocati. «Dopo l’ultimo, è stata presa la decisione di passare al Riesame di Chieti, in funzione di giudice d’appello, per la revoca del provvedimento di sequestro. A questo punto il processo prosegue avanti al tribunale penale di Vasto, in sede dibattimentale, dove sono già state celebrate varie udienze, e in cui è stata già sostenuta e si continuerà a sostenere la legittimità dell’operato degli assistiti», concludono i difensori.

Simona Andreassi

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