Il vescovo ai politici: «Non servitevi del potere»

3 Gennaio 2013

Forte in città per la benedizione del nuovo gonfalone del Comune «Siate al servizio degli altri per il bene collettivo e non per profitti personali»

VASTO. Un anno di pace con politici impegnati per il bene comune e al servizio degli altri. È l’augurio e l’auspicio che il vescovo della diocesi Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, ha espresso il giorno di Capodanno nella cattedrale di San Giuseppe prima della benedizione del nuovo gonfalone della città. Lo ha fatto dopo aver visitato il presepe vivente fra i vicoli del centro storico, stringendo la mano ai figuranti e benedicendo i cittadini.

Monsignor Forte nel corso dell’omelia della solenne funzione di Capodanno si è rivolto alla nutrita schiera di politici seduti sui banchi delle prime file lanciando un messaggio a tutti coloro che ci governano e a quelli che lo faranno.

“Padre Bruno”, come il vescovo si fa chiamare dai fedeli, ricordando grandi uomini politici come Adenauer, Schuman e De Gasperi, ha auspicato che la forza prorompente dei valori universali contenuti nel Vangelo sia la risposta allo smarrimento della politica e che venga finalmente ritrovato il senso del servizio costruttivo.

«Chi opera per la pace lo faccia per il bene comune. Chi è già in politica ma anche chi sarà eletto alle prossime elezioni. È necessario che i politici siano impegnati al servizio degli altri per il bene pubblico e non servirsi del potere. Si avverte la necessità di politici attenti, che operino per il bene collettivo e non per il profitto personale».

Nel salutare il 2013 monsignor Forte ha sostanzialmente ribadito e ripreso i concetti espressi il 20 dicembre scorso. In occasione del convegno sulla sicurezza, padre Bruno aveva invitato i governanti a rimboccarsi le maniche per prevenire il male educando e ha stigmatizzato la litigiosità politica. «È profondamente negativa e un pessimo esempio per i giovani. Il politico ha il dovere di prendersi cura degli altri», aveva insistito il vescovo augurandosi per la prossima competizione elettorale modelli di responsabilità.

Il giorno di Capodanno, nel corso della più importante funzione religiosa, ha ribadito l’importanza del Vangelo e la necessità di ritrovare il senso del messaggio evangelico.

Non è la prima volta che il vescovo Forte si schiera dalla parte dei deboli e invita chi tiene in mano le redini della cosa pubblica a seguire ed ascoltare di più la gente. Frequente il richiamo di “padre Bruno” ai padri fondatori dell’Europa. Lo ha fatto anche il primo giorno dell’anno ricordando la figura di Alcide De Gasperi, un grande stastista che ha applicato la politica del bene comune seguendo l’insegnamento di Dio nel rispetto dello Stato laico.

Per il 2013 il vescovo torna a chiede amore per l’uomo, persona e creatura di Dio, ma anche amore per la politica intesa però in senso nobile. Il vescovo ha invocato una res pubblica generosa e sana, indispensabile affinchè le nuove generazioni possano ritornare alla politica riscoprendo la passione e l’impegno per la comunità a cui appartengono. Concetti espressi anche nell’ultimo libro di monsignor Bruno Forte e ripetuti spesso alla folla di fedeli che da anni segue e ascolta con piacere le funzioni religiose celebrate dal vescovo. «La politica deve tornare ad ascoltare liberandosi dalla logica del contrasto e promuovendo la pace». (p.c.)

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