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In Regione il disegno di legge per i fondi al Consorzio

VASTO. Va avanti la proposta che stanzia un contributo di 300mila euro in favore del Consorzio di bonifica Sud. Mercoledì, alle 10,30, è in programma la riunione congiunta della prima (bilancio),...

VASTO. Va avanti la proposta che stanzia un contributo di 300mila euro in favore del Consorzio di bonifica Sud. Mercoledì, alle 10,30, è in programma la riunione congiunta della prima (bilancio), terza (agricoltura) e sesta (politiche europee) Commissione regionale che dovrà esaminare il disegno di legge firmato da Antonio Prospero (Rialzati Abruzzo) e Nicola Argirò (Forza Italia). L’obiettivo è lanciare una ciambella di salvataggio per consentire all’ente, presieduto da Fabrizio Marchetti, di pagare i cinquanta dipendenti che non riscuotono gli stipendi da sette mesi.

Il contributo di 300mila euro potrebbe rappresentare una prima boccata d’ossigeno per far trascorrere un Natale più sereno ai lavoratori e alle loro famiglie. Sempre che si faccia in tempo a varare la leggina entro la fine dell’anno. Circostanza su cui i promotori si dicono piuttosto ottimisti. «Stiamo cercando di velocizzare l’iter», spiega Prospero, «ce la stiamo mettendo tutta per dare una prima risposta in tempi rapidi. L’intervento regionale, oltre a scongiurare gli effetti negativi della privazione di una fonte di reddito e di un diritto dei lavoratori, consente al Consorzio di far fronte alla situazione di incertezza e di non imporre nuovi oneri a carico soprattutto del settore agricolo già di per sé fortemente penalizzato».

Sono 4 gli articoli che compongono la proposta di legge salutata con favore dai dipendenti, ma non ritenuta risolutiva dalle associazioni agricole che da tempo chiedono di ripristinare la legalità nel Consorzio di Bonifica sud.

Per il capogruppo del Pd in Provincia, Camillo D’Amico, «la telenovela infinita troverà una dignitosa conclusione con le formali e volontarie dimissioni del presidente Marchetti. Le dimissioni aiuterebbero a fare chiarezza sulla montagna di debiti che l’ente ha accumulato», incalza D’Amico, «e favorirebbero la nomina di un commissario regionale ad acta il quale aprirebbe le procedure per le libere elezioni al fine di restituire al Consorzio un’amministrazione democratica e rappresentativa. Le dimissioni di Marchetti e compagni porrebbero fine all’indegna politica di occupazione del potere e farebbero chiarezza sulla montagna di debiti che ha portato il Consorzio al collasso».

Anna Bontempo

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