autostrada a 14

Incidente mortale Una perizia scagiona il conducente

VASTO. 21 settembre 2013: esplode un pneumatico e un furgone Ducato con 7 persone a bordo vola giù da un viadotto dell’autostrada A14, nel territorio di San Salvo, e finisce in una scarpata. Il...

VASTO. 21 settembre 2013: esplode un pneumatico e un furgone Ducato con 7 persone a bordo vola giù da un viadotto dell’autostrada A14, nel territorio di San Salvo, e finisce in una scarpata. Il bilancio è di due morti e cinque feriti.

Venerdì scorso i periti hanno deposito le conclusioni degli accertamenti.

«I risultati sono chiari», dice l’avvocato Arnaldo Tascione che insieme al collega Stefano Motta assiste l’autista del furgone, M.G., di Lecco. «Sia i nostri periti che i tecnici nominati dalla Procura escludono responsabilità del nostro assistito. Il furgone che lui guidava era stato preso a noleggio. Su quel furgone sono stati trovati dei “vizi occulti” nei pneumatici che avrebbero mandato fuoristrada il mezzo e che erano fuori dalla sfera di competenza del conducente».

L’incidente avvenne alle 15,30 sulla corsia sud dell’A14. Il furgone, noleggiato a Lecco con a bordo dei sindacalisti della Cisl e volontari della Cri, era diretto a Benevento. La comitiva avrebbe dovuto partecipare alle gare di primo soccorso. La sorte decise diversamente. All’improvviso il furgone iniziò a sbandare verso destra, poi ruotò in senso orario a causa della perdita del battistrada, infine finì contro la barriera autostradale a una velocità di 79 chilometri orari. Dopo aver strisciato per oltre 30 metri sul guardrail, il mezzo precipitò nella scarpata restando incastrato fra due alberi.

Due persone morirono sul colpo, Angelo Sala, 58 anni, e Giandomenico Cesana, 62 anni. Un altro ferito rimase per giorni ricoverato in Rianimazione a Pescara.

Dopo quasi 4 mesi i periti hanno depositato le conclusioni. I tecnici ritengono che a causare la tragedia fu il pneumatico.

Eventuali responsabilità potrebbero quindi a questo punto essere addebitate alla ditta che noleggiò il mezzo. Ma non solo. I tecnici hanno valutato attentamente anche le condizioni del guardrail riferendole ai giudici.

Le indagini sulla tragedia sono state condotte dagli agenti della polizia autostradale della sottosezione Vasto sud. A distanza di mesi i superstiti della carambola mortale sono ancora sotto choc. Della tragedia parlò anche il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, quel giorno in Abruzzo per una manifestazione della Protezione civile.(p.c.)

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