Industriale vince contro Equitalia Cancellate tasse per un milione

La Commissione tributaria regionale accoglie il ricorso di un imprenditore su Irap, Iva e Ires «Irregolari le notifiche delle intimazioni». In primo grado era stato condannato al pagamento

VASTO. Avrebbe dovuto sborsare un milione di euro per Irap, Iva e Ires (imposta sul reddito delle società), ma grazie a dei cavilli giuridici è riuscito ad ottenere l’annullamento di venti cartelle esattoriali notificate nel settembre del 2012.

Ha vinto la sua battaglia contro Equitalia un imprenditore della zona “strangolato” dai debiti.

La Commissione tributaria regionale - sezione staccata di Pescara - ha accolto il ricorso presentato dal titolare di una società del Vastese, che assistito dall’avvocato Nicola Tariddi, aveva eccepito irregolarità nelle notificazioni delle intimazioni di pagamento e degli atti presupposti “in quanto carenti di relata di notifica”, oltre alla “decadenza e prescrizione della pretesa impositiva”.

Il legale aveva anche sollevato eccezioni sulla illegittimità delle intimazioni di pagamento “per assenza di elementi essenziali quali l’indicazione dei tributi, l’ente impositore e i responsabili amministrativi”. Il ricorso è stato accolto.

In pratica la Commissione tributaria regionale ha riformato la precedente sentenza di primo grado, consentendo all’imprenditore - il cui debito iniziale di 850mila euro era lievitato a un milione di euro per sanzioni ed interessi - di vincere la difficile battaglia ingaggiata contro il fisco.

La vicenda di cui si sono occupati i giudici Domenico Casablanca, Mario D’Angelo e Geremia Spiniello, è di strettissima attualità.

Le cronache raccontano quotidianamente storie di imprenditori esasperati che, strangolati dalle tasse e braccati da Equitalia, si suicidano lasciando le loro famiglie nella più totale disperazione.

È sempre di questi giorni l’allarme lanciato dalla Cgia (associazione artigiani piccole imprese) di Mestre secondo la quale le aziende italiane, tra novembre e dicembre, saranno chiamate a versare 91 miliardi di euro di imposte per Irpef, Iva e Irap, Imu e Tasi. A conti fatti le imprese - che chiedono allo Stato di ridurre la pressione fiscale - dovranno onorare 25 scadenze.

Tornando alla cronaca vastese, non può passare inosservata la rilevanza economica e giuridica della decisione adottata dalla Commissione tributaria regionale che oltre ad accogliere il ricorso dell’imprenditore, ha condannato Equitalia al pagamento delle spese processuali.

Inutile dire che la sentenza dei giudici tributari è stata accolta con soddisfazione dal ricorrente e dal suo avvocato difensore al quale non pare vero essersi liberato di un tale peso: essere debitore di un milione di euro non faceva dormire sonni tranquilli né a lui, né alla sua famiglia.

Anna Bontempo

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