Jova beach, arrivano Tir e ruspe Esplode la rabbia dei balneatori 

Decine di camion su viale Duca degli Abruzzi, mezzi in azione per rimuovere siepi lungo la passeggiata Gli operatori: «Compromessi i nostri affari». Nove associazioni protestano: «Non si rispettano le leggi»

VASTO . Decine di Tir in sosta lungo viale Duca degli Abruzzi e ruspe in azione per rimuovere le siepi lungo la passeggiata in vista del Jova Beach Party. Per i titolari degli stabilimenti balneari che hanno le loro attività in quel tratto di litorale, quella di ieri è stata una giornata campale. Il malcontento è scoppiato di primo mattino alla vista dei Tir che hanno occupato quasi tutti i parcheggi a pagamento e che, in qualche caso, hanno reso perfino difficoltoso l’accesso alle strutture. In azione anche le ruspe che, nel tratto interessato all’evento, hanno estirpato alcuni metri di siepe di pitosforo e alcune piante di oleandro per creare un varco per il deflusso degli spettatori in occasione del doppio concerto del 19 e 20 agosto. «Ritrovarsi con il lungomare invaso dai Tir e con l’impossibilità di parcheggiare è un danno per noi operatori che dobbiamo togliere anche delle file di ombrelloni», chiosa Massimo Di Lorenzo, titolare del Lido Acapulco, che si fa portavoce dei disagi patiti dalle attività turistiche e dalla clientela a causa dei preparativi per il mega evento. Stabilimenti e ristoranti hanno avuto delle disdette per le difficoltà logistiche legate agli spostamenti durante i due giorni del concerto, in occasione del quale è stato allestito anche il treno ambulanza, un vero e proprio pronto soccorso mobile per trasportare eventuali pazienti negli ospedali di Ortona e Pescara.
Il malumore che aveva già fatto capolino all’indomani dell’ordinanza che vieta la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche superiori agli 11 gradi, dalle 8 di venerdì 19 agosto fino alle 6 di domenica 21 agosto, è esploso ieri dopo una serie di disagi legati all’occupazione da parte dei Tir dei parcheggi. Molte le segnalazioni giunte al Consorzio turistico “Vivere Vasto Marina”, dove però non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Nel frattempo per nove associazioni il Jova Beach Party rischia di far aprire una procedura di infrazione comunitaria all’Italia «per il mancato rispetto delle normative sulla tutela dei siti naturalisticamente più importanti d’Europa». L’area evento dista infatti circa 500 metri dalla riserva naturale Marina di Vasto che domani sarà oggetto di un sopralluogo da parte di alcuni esperti della Commissione comunale di valutazione ambientale. «La Regione Abruzzo con una nota dello scorso 12 agosto ha scritto ai carabinieri forestali chiedendo di sorvegliare sul rispetto delle indicazioni imposte per la tutela del vicino sito di interesse comunitario delle dune di Marina di Vasto, attraverso la procedura di valutazione di incidenza ambientale», dicono i rappresentanti di Lipu, Stazione Ornitologica Abruzzese, Gruppo Fratino Vasto, Forum Ambientalista Odv, Forum H2O, Italia Nostra Abruzzo, Cai Abruzzo, Forum Civico Ecologista Vasto, Arci Vasto, «tra queste, quella di spostare il palco montandolo in modo da “dare le spalle” alle dune per limitare il disturbo alla fauna protetta delle emissioni sonore e luminose del mega-evento».
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