L’acqua torna nelle case dopo 24 ore di disagi

Riparata la conduttura di contrada Paludi: l’intervento durato tutta la notte Scutti (Sasi): stiamo mettendo mano ad anni di immobilismo

LANCIANO. Più di 24 ore con i rubinetti a secco. L’acqua è tornata a scorrere in tutte le zone del Frentano solo tra il tardo pomeriggio e la serata di ieri, ben oltre l’orario previsto dalla Sasi. Più complesso è stato l’intervento di riparazione della falla nella condotta principale Casoli-Castel Frentano dell’acquedotto del Verde. Questo ha però prolungato ed esasperato i disagi per abitanti e turisti dei 22 comuni interessati dalla sospensione dell’erogazione idrica.

Da Lanciano a Ortona, da Casoli ai centri della costa, sono rimasti senz’acqua per un giorno intero, per giunta a cavallo di uno dei fine settimana più affollati d’agosto. Fin dalla mattina molta gente si è messa in fila per fare scorte alle fontane pubbliche, quelle con sorgenti proprie, colta alla sprovvista dall’inattesa sospensione del servizio. I lavelli sono rimasti pieni di piatti e bicchieri sporchi, le lavatrici ferme. Bagnanti di ritorno dal mare e lavoratori non hanno potuto farsi la doccia, attività commerciali e locali pubblici  hanno avuto non pochi problemi. Solo chi aveva le autoclavi non si è accorto dei disagi.

L’emergenza è scoppiata nel primo pomeriggio di sabato, quando un terreno in contrada Paludi, a Castel Frentano, ha ceduto facendo saltare la saldatura in un tubo di 80 centimetri di diametro: oltre 100 i litri al secondo persi. Gli operai della Sasi hanno iniziato a lavorare la sera continuando per tutta la notte. La riparazione avrebbe dovuto concludersi alle prime ore della mattina, ma alcune complicazioni - tubi troppi vecchi e malandati- hanno prolungato gli interventi, conclusi intorno alle 10.

Diverse ore sono servite poi per far tornare l’acqua in tutta la rete. A Lanciano, in centro e nella zona dell’ospedale, l’erogazione è ripresa dalla mattina grazie all’utilizzo della nuova condotta da Fara San Martino.

Alle 16 il ripartitore di CastelFrentano ha ricominciato a ricevere l’acqua dalle due condotte per ripartirla ai vari comuni interessati dal guasto, dov’è tornata disponibile solo in tarda serata.

«Le condotte usurate sono questione antica che stiamo cominciando ad affrontare dopo l’approvazione del piano d’ambito che ci consente di realizzare gli interventi strutturali previsti», dice il presidente della Sasi, Domenico Scutti, «lascio a chi ha tempo lo sport della polemica a tutti i costi, a chi fa dell’acqua una questione di schieramenti politici. La nostra azienda sta riparando anni di immobilismo, di problemi rimandati. Non cedo alle provocazioni di chi ci accusa di cattiva gestione. Dov’erano infatti i critici quando si accumulavano debiti e non si facevano investimenti?».

Stefania Sorge

©RIPRODUZIONE RISERVATA