L’Unione dei Comuni bis ma Orsogna sarebbe fuori

Voci insistenti di un nuovo ente dopo lo scioglimento dell’attuale Cerretano chiede ai quattro sindaci di spiegare la situazione a tutti i consiglieri

ORSOGNA. Vorrebbe un incontro pubblico al teatro comunale, sul palco i cinque sindaci che hanno deciso di sciogliere l'Unione della Marrucina e in platea tutti i consiglieri comunali di Orsogna, Canosa Sannita, Filetto, Arielli e Poggiofiorito. «Lo propongo», spiega Fabio Cerretano, capogruppo di Azione civica-Orsogna wiva, area centrosinistra all'opposizione, «perché a tutti noi eletti sia data la prova che i sindaci hanno deciso lo scioglimento in modo consapevole e soprattutto informato sulle conseguenze politiche e soprattutto contabili della liquidazione dell'Unione».

La sfida di Cerretano prosegue poi sul terreno della voce, diventata nelle ultime ore sospetto con qualche fondamento, che i Comuni della Marrucina procederanno già all'inizio del 2013 a formare una nuova unione, ma stavolta senza Orsogna. «Se fosse la verità, saremmo di fronte a una grave scorrettezza perpetrata dai nostri amministratori. Ma se si tratta di pettegolezzi e chiacchiere», incalza Cerretano, «noi consiglieri delle maggioranze e delle opposizioni e sono certo anche i cittadini saremmo confortati nell'apprendere da Di Sario, Di Tullio, Cellini e Di Girolamo (i sindaci dei centri dell'Unione tranne quello di Orsogna e presidente della Marrucina Alessandro D'Alessandro, ndc) che non c'è una nuova unione in cantiere. Dichiarazione che farebbero davanti al popolo e ai suoi rappresentanti, quindi impegnativa».

Il capogruppo rimarca che «l'incontro servirà solo se convocato in extremis prima di domani, giorno in cui il consiglio dell'Unione è chiamato a ratificare lo scioglimento con effetti dalla fine dell'anno. E sarebbe la sede ideale», chiarisce, «per verificare quanto costerà e quanto durerà liquidare l'Unione alla luce anche dell'obbligo a partire dal 2013 di mettere insieme 3 funzioni associate e 7, praticamente tutte se si esclude l'anagrafe, nel 2014. Come dire che l'Unione è imprescindibile, a meno che non si voglia procedere, come si ventila, con convenzioni tra Comuni che gli esperti di amministrazione locale giudicano però complesse da gestire, con rischi incombenti di paralisi gestionale».

Cerretano giudica poi l'Unione della Marrucina nella parabola degli 11 anni di esistenza. «Ottima l'iniziativa di costituirla, ma poi gestita malissimo e divenuta un carrozzone. Tranne l'efficiente Polizia locale».

Francesco Blasi

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