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La Asl lo chiama dopo 15 mesi, ma lui si è già operato

La storia del giornalista Antonello Antonelli, in lista d’attesa per un intervento al cuore fatto nel 2014 ad Ancona

MIGLIANICO. «Pronto? Qui ospedale clinicizzato. Stiamo rilevando le liste d'attesa per le nostre chirurgie e lei risulta in lista per un intervento cardiochirurgico dal febbraio del 2014. Può dirci se è ancora in attesa o se si è sottoposto ad intervento in altre strutture?». La telefonata, dal contenuto a dir poco surreale, è stata ricevuta ieri dal docente di scuola media e giornalista di Miglianico, Antonello Antonelli che, a caldo, ha commentato con un «commovente, a Chieti si sono ricordati di me dopo appena 15 mesi». Al telefono, invece, ha risposto che «nel frattempo sono riuscito a farne due, di operazioni». Non a Chieti, ovviamente, ma nel reparto cardiochirurgico dell’ospedale di Ancona. Già, perché, dopo aver tentato invano di essere operato al SS. Annunziata, il giovane professore di Lettere ha deciso di rivolgersi fuori regione. E dire che sul referto medico che lo stesso ospedale teatino gli aveva rilasciato c’era scritto che era un caso “urgente”. Ma evidentemente alla Asl di Chieti devono avere uno strano concetto di “urgenza”, se si sono fatti vivi dopo 15 mesi per una operazione al cuore. «Se aspettavo i tempi biblici della Cardiochirurgia teatina potevo pure morire...», dice ancora Antonelli, che ripercorre la sua storia clinica sin da quel 24 febbraio 2014 in cui si sottopone a una coronografia in Cardiologia al SS. Annunziata. Il referto non lascia adito a dubbi: si parla di un “consulto urgente” e di una chiamata da parte della Cardiochirurgia entro 20 giorni. Ma il telefono resta muto. Così Antonelli inizia a darsi da fare di propria iniziativa per riuscire a parlare con un cardiochirurgo. E ci riesce: a fine marzo parla con il primario, il professor Gabriele Di Giammarco, che gli spiega che purtroppo le liste d’attesa sono enormi. Dopo altri due mesi di silenzio, a fine aprile Antonelli decide di chiamare il cup dell’ospedale di Ancona. E a questo punto si apre uno scenario diversissimo, se non addirittura opposto, a quello vissuto sinora. Il cup gli fissa un consulto entro una sola settimana, al termine del quale gli viene assicurato che entro il successivo mese di giugno sarebbe stato sottoposto all’intervento (una sostituzione valvolare aortica). Ed effettivamente il 26 giugno è stato ricoverato e il 30 operato. Intervento riuscito, anche se, per complicanze esterne, Antonelli si è dovuto sottoporre a un’altra operazione. Ovviamente sempre ad Ancona. Ad operarlo sono stati i cardiochirurghi Giuseppe Rescigno e Carlo Zingaro. Quest’ultimo, ironia della sorte, è pescarese d’origine e ha studiato Medicina all’università “d’Annunzio”, ma poi, come tanti cervelli in fuga, ha abbandonato l’Abruzzo.