La “Ciammaichella” sfila col suo zig-zag in un tripudio di colori

Folla alla Festa dei Banderesi in onore di Sant’Urbano I Dal 24 al 26 maggio l’apertura della Porta Santa

BUCCHIANICO. Si è conclusa ieri, con la tradizionale “Ciammaichella”, la prima parte dei festeggiamenti in onore di Sant’Urbano I° papa e martire. La festa continua il 24, 25 e 26 maggio. Circa 1.200 i figuranti in abito tradizionale che ieri pomeriggio hanno sfilato dalle contrade fino a piazza San Camillo de Lellis dove le “Pacchianelle”, le donne con in capo bellissimi canestri infiorati, e i “Banderesi”, gli uomini dietro i carri, hanno messo in scena la strategia bellica della “Ciammaichella”, la marcia a zig e zag, che nel lontano Medioevo, Sant’Urbano diede in sogno al Sergentiere, capitano della milizia, per illudere e sconfiggere il potente esercito Teate pronto a espandere i suoi confini geografici.

Il grido della festa, intonato dai più piccoli ai più grandi: “E-e-e-evviva Sant’Urbano, E-e-e-evviva lu Sergntin, E-e-e-e-evviva lu Bannares”, ha risuonato e fatto da sfondo alla rievocazione storica che va avanti ininterrottamente da sette secoli e, per il quarto anno di fila, porta il patrocinio della Commissione nazionale per l’Unesco. Cinque le contrade che hanno gareggiato per il palio: Campo di Roma, Chiaramilla, Pozzo Nuovo, Pubbliconi e Colle Spaccato. Più di 200 i canestri e un centinaio i cesti decorati con i bellissimi fiori di carta di ogni specie realizzati dalle donne, uno ad uno, durante un anno di lavoro. Suggestivo il corteo storico composto da musici, sbandieratori, armigeri, soldati e balestrieri della città di Bucchianico, le damigelle: Sara Cocco, Giulia Marcuccitti, Claudia De Leonardis e Dania Cavallo e la castellana Doriana Di Renzo. Il Banderese 2014, Guerrino D'Orazio, con il compito di organizzare la festa, e il Sergentiere, impersonato da Guglielmo Urbano Tatasciore, si sono incontrati alle porte del paese per il rito del “Ramajetto” con cui il Banderese si arruola ufficialmente all’imminente battaglia.

A migliaia i turisti accorsi anche da Puglia, Lazio, Emilia Romagna e Campania. All’imbrunire, dopo il serpentone umano nella piazza grande, l’esibizione di armigeri, balestrieri, musici e sbandieratori di Bucchianico ha suggestionato il pubblico. Il 24, 25 e 26 la festa continua con riti e cerimonie, pieni di significato, come l’apertura della Porta Santa e delle entrate con penitenza e indulgenza plenaria del 1801, rinnovata da Papa Benedetto XVI nel 2011, o il gioco del “tizzo”. Il 1° giugno è attesa l’elezione del Banderese 2015 e l’inizio di un nuovo capitolo della saga ultrasecolare.

Debora Zappacosta

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