«La città metta in rete le risorse turistiche»

Il giornalista Bevilacqua: in America un posto come questo avrebbe 100 mila visitatori l’anno

LANCIANO. «Questa città è un microcosmo, ha tutto, ma bisogna mettere a sistema le sue ricchezze». Così Osvaldo Bevilacqua, conduttore della trasmissione di Raidue “Sereno Variabile” dedicata alla scoperta dei luoghi più belli d’Italia, giudica la città che ha visitato 4 anni fa, nel corso del convegno organizzato dal Comune al polo museale: “Il ruolo delle tradizioni nel turismo moderno”.

«In America una città come Lanciano conterebbe 100 milioni di visitatori l’anno», riprende il giornalista, «perché ha tutti gli elementi per catturare i turisti: bellezze architettoniche, paesaggistiche, tradizioni e tesori della fede. Tradizione e turismo sono infatti un binomio inscindibile. C’è ormai un turismo della tradizione, che non è fatto solo di folclore popolare ma comprende anche eventi, bellezze paesaggistiche, arte, gastronomia e religiosità di un territorio. Non a caso solo il turismo religioso muove un fatturato di 18 miliardi di dollari l’anno nel mondo».

Ecco allora che per il giornalista, che nei luoghi che visita pone attenzione alle tradizioni, ai prodotti e ai sapori del posto, Lanciano deve puntare sulla valorizzazione delle proprie risorse, non solo sul Miracolo Eucaristico, ma anche sulle tradizioni per difendere la propria identità ma anche per “esportarla” nel mondo per attrarre visitatori.

Una ricetta che va quindi nella direzione intrapresa dalla giunta Pupillo che, durante il convegno, ha presentato alle scolaresche il progetto che unisce turismo e cultura, attraverso le tradizioni: “Un racconto per la mia città”. Quattordici personaggi che per lavoro, esperienza personale, sono testimoni diretti di usi e costumi della città, metteranno, attraverso delle interviste, a disposizione le proprie conoscenze. Racconti che tutti potranno vedere e sentire anche grazie al web.

«Questa amministrazione tiene particolarmente alle memoria», sottolinea il sindaco Mario Pupillo, «che deve essere alla base anche di progetti come questo che mira a presentare Lanciano in tutti i suoi aspetti, anche e soprattutto, quelli della tradizione, per attrarre turisti, senza perdere la propria identità, anzi facendola conoscere meglio anche ai giovani». (t.d.r.)

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