La cittadella dello sport resta a metà, ora è scontro 

La società sportiva ha lasciato in sospeso gli interventi per completare l’impianto Il sindaco Berghella pronto a diffidare il club: «Abbiamo ricevuto solo promesse»

TREGLIO. Il centro sportivo del Lanciano Calcio resta a metà, tocca al Comune metterci una pezza. Dopo aver realizzato il nuovo campo di gioco in erba naturale, sembra che la società rossonera abbia lasciato in sospeso altri interventi previsti nell’affidamento in concessione del vecchio campo “Massimo Gargarella” in località San Giorgio. E ora, con il cambio della dirigenza (a luglio il presidente Fabio De Vincentiis ha lasciato la società, al suo posto è subentrata l’imprenditrice Cristina Chiaretti), si allontana anche il sogno della cittadella dello sport, luogo di aggregazione per le famiglie, sul quale la società rossonera avrebbe dovuto investire in un secondo lotto di lavori. Ma neanche il primo lotto, a quanto pare, è terminato. «Non hanno finito di sistemare neanche l’esistente», dice il sindaco Massimiliano Berghella, «gli interventi previsti nell’affidamento in concessione riguardavano la messa in sicurezza del campo sportivo, la realizzazione del sistema di drenaggio e di irrigazione e la realizzazione del manto in erba naturale, con il ripascimento del terreno per la semina dell’erbetta. Ma durante il periodo di lockdown per il Covid, è stato dissipato tutto quanto era stato fatto, con il campo lasciato in abbandono e l’erba diventata secca in molti punti». Il taglio del nastro del Centro sportivo frentano c’era stato lo scorso febbraio, ma già in estate sono venute fuori le carenze. «I lavori di messa a norma sono stati fatti solo parzialmente», sostiene il primo cittadino che sta valutando se procedere con una diffida, «mancano gli interventi alla recinzione, all’area esterna al campo per gli spogliatoi e i parcheggi. Già da un po’ ho chiesto all’ufficio tecnico comunale, che risollecito, l’accesso a tutti gli atti, per provvedere ad avviare una serie di controlli sull’attuazione del progetto che ha avuto un ritardo complessivo di circa un anno. Valuteremo se quello che è stato fatto è conforme a quanto previsto dalla gara di appalto. Anche la pubblica utilità dell’opera sta venendo meno, perché la squadra locale non ha potuto riprendere pieno possesso del campo per le proprie partite». Vista la situazione è difficile ipotizzare che la società rossonera metta mano al resto del progetto, la realizzazione di una cittadella dello sport. «Per supplire alle mancanze del Lanciano Calcio», dice Berghella, «abbiamo partecipato al bando “Sport e periferie” per la richiesta di un finanziamento di 700mila euro. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura polivalente coperta per basket, pallavolo e calcio a 5, un campo da paddle, un bocciodromo e giochi inclusivi per il divertimento anche dei bambini con problemi di mobilità, da realizzare nei terreni privati adiacenti al campo sportivo, che nel piano regolatore hanno già la destinazione “attrezzatura sportiva”. Vogliamo ampliare la disponibilità di strutture sportive nell’area frentana, facendo di Treglio un paese per i giovani e le famiglie. Avevamo riposto piena fiducia nella società frentana, in cambio abbiamo avuto solo chiacchiere».