"La discarica di Casoni funzionerà bene"

Il sindaco rassicura i residenti sui miasmi che vengono dall'impianto

CHIETI. «Io quell'impianto non lo posso chiudere e non cercherò di convincervi che sia la cosa più bella del mondo, ma vi assicuro che funzionerà bene». È così che ieri il sindaco Di Primio ha rassicurato gli abitanti di contrada Casoni, esasperati da un odore «forte e acre».

«Rimpiangiamo la vecchia discarica che puzzava solo ogni tanto, ora non riusciamo più a vivere normalmente», hanno detto i cittadini stanchi dell'odore che sentono venire «in modo inequivocabile» dall'impianto di trattamento dei rifiuti organici della Deco spa. «Non ne possiamo più, non si respira nemmeno di notte. Che faremo quest'estate?», si sono lamentati cercando le risposte alle loro domande nel volto del primo cittadino che non si è tirato indietro. Ha ascoltato la protesta civile e composta dei residenti e ha tirato le somme.

«L'amministrazione acquisterà una centralina per il rilevamento degli inquinanti, ma come sindaco non mi serve una centralina, mi è sufficiente il fatto che voi mi diciate che sentite la puzza», ha detto Umberto Di Primio. Tra le ipotesi del «cattivo funzionamento» dell'impianto il sindaco cita una serie di possibili problematiche: «Forse non funzionano a dovere i biofiltri e gli agenti chimici, o forse si tratta di lavorazioni che vanno al di là della discarica. In ogni caso, ho fatto seguire ad ogni vostra richiesta la rispettiva segnalazione all'Arta», ha detto rivolgendosi ai rappresentanti dell'associazione di residenti "Il bivio", «e dalle indagini fatte e dai documenti che leggo non risulta che l'impianto in questione sia stato realizzato male».

I miasmi che interessano la zona di Casoni e che ultimamente, secondo alcune testimonianze, si avvertono anche a Chieti Scalo, sono iniziati un mese dopo l'entrata in funzione dell'impianto di trattamento meccanico-biologico di rifiuti organici: «Io sono nata e vissuta a Casoni», ha detto una signora che ha anche problemi di asma, «e una cosa del genere non era mai successa».

«Denuncerò questa situazione alla società Deco, e le intimerò di far cessare qualsiasi attività che produca cattivo odore e richiamerò l'attenzione della Regione, l'unica che può prendere adeguati provedimenti, come la revoca o la modifica dell'autorizzazione», ha detto Di Primio, «chiederò inoltre di effetture un controllo in contraddittorio all'interno della struttura con voi e con il personale tecnico del Comune».

Una lettera all'azienda che gestisce la struttura è già partita qualche tempo fa, e la risposta, stando al racconto del sindaco, è stata perentoria ma di piena disponibilità: «L'impianto funziona, vi invitiamo a venire a vedere e a respirare in prima persona». Un esperto dell'Arta, presente all'incontro in Comune, ha spiegato come «la puzza sia un concetto che non esiste dal punto di vista della normativa vigente nel settore ambientale», e quindi sia un concetto un po' astratto, soggetto in qualche modo «alle diverse opinioni».

Eppure c'è un documento della Regione Abruzzo, che porta la data del 31 marzo 2006, che sembra dare ragione ai cittadini. Si tratta dell'autorizzazione per la realizzazione dell'impianto di Casoni e al punto nove si precisa che «deve essere garantito il rispetto delle esigenze igienico sanitarie ed evitato ogni rischio di inquinamento dell'aria, dell'acqua, del suolo e del sottosuolo, nonché ogni inconveniente derivante da rumori e odori». Il sindaco ha fissato a fine mese un nuovo incontro con i residenti.

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