La Mantini assume ex operai della Burgo

L'azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti disposta a integrare 50 lavoratori
CHIETI. La ditta Mantini pronta ad assumere 50 ex Burgo. Il piano di ristrutturazione aziendale crea nuove esigenze occupazionali e la società teatina chiede a Comune, Regione, Provincia, Confindustria e sindacati, di aprire un tavolo di confronto per favorire l'impiego immediato dei lavoratori. Un'iniezione di speranza sulla vertenza simbolo dello scalo che apre nuovi scenari. Alla prospettiva occupazionale della Cooperativa Area nell'impianto di trattamento degli imballaggi a Casalincontrada, in itinere nell'ambito del progetto In.Te per la riattivazione del sito ex Burgo, si affianca ora a sorpresa l'offerta di lavoro della Mantini, ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti a Chieti.
E' Giuseppe Mantini, vertice della ditta teatina, a scrivere una lettera indirizzata al sindaco Umberto Di Primio, all'assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, e a quello delle politiche attive del lavoro in Provincia, Daniele D'Amario, così come alle segreterie locali di Cgil, Cisl e Uil. «Saremmo disposti a ricollocare tra i 40 e i 50 ex Burgo», dice Mantini, «nel nostro cantiere, con impianto di cernita e selezione rifiuti differenziati e valorizzabili, così come nei servizi di gestione raccolta rifiuti nel Comune di Chieti e in servizi analoghi anche in un eventuale nostro nuovo insediamento produttivo».
Tutto si inquadra in una ristrutturazione aziendale volta a migliorare l'efficienza dei servizi attualmente offerti e non nella gestione della raccolta dei rifiuti teatini, come risulta dal progetto offerta che la ditta ha presentato a suo tempo. «Siamo pronti ad assumere gli ex Burgo da subito», dice Enio Di Persio, responsabile enti locali della Mantini, «anche in nostre collegate di natura cooperativistica, visto che nell'associazione temporanea di imprese, che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti a Chieti, ci sono il Consorzio nazionale dei servizi e il consorzio Formula ambiente società cooperativa sociale.
I lavoratori verrebbero assunti a tempo indeterminato con contratto nazionale di lavoro Fise, igiene urbana, inquadrati come dipendenti di aziende private esercenti servizi ambientali. Garantiti, quindi, anche sulla tenuta occupazionale. L'articolo 6 del contratto di lavoro, infatti,prevede che in caso di avvicendamento nella gestione dell'appalto dei rifiuti, non sono a rischio gli addetti al servizio».
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