La Provincia scommette sulla costa

Piano per promuovere la magia dei trabocchi e rilanciare il turismo

CHIETI. Migliorare gli standard ricettivi, attrarre finanziamenti pubblici e aumentare in cinque anni del 25% le presenze sul territorio. La scommessa turistica "Costa dei trabocchi" prende forma e inizia a muovere i primi passi. La Provincia ha reso noti gli esiti di uno studio analitico effettuato sul litorale costiero teatino. Sono state censite le prerogative della costa dei trabocchi che può contare su un litorale che si estende per 45 chilometri, su ventisette trabocchi, ventinove siti di interesse comunitario, dieci riserve naturali regionali e quattro porticcioli turistici. Un tesoro impreziosito da riconoscimenti nazionali quali la bandiera arancione, marchio di qualità del Touring club italiano, la bandiera verde dell'agricoltura e diverse certificazioni ambientali.

Un potenziale enorme che, però, non è ancora riuscito a trasformare la costa dei trabocchi in una meta turistica ambita. «Per questo nell'aprile scorso - ricorda Enrico Di Giuseppantonio, presidente della Provincia - abbiamo istituito un gruppo di lavoro per analizzare pregi e difetti del comprensorio che insiste sulla costa dei trabocchi. Ci eravamo dati un anno di tempo e adesso si iniziano a vedere i primi frutti». Di nuovo c'è che la Regione ha inserito la costa dei trabocchi nel suo piano triennale di sviluppo turistico. Lo studio. E' stato portato avanti dal Patto territoriale Sangro-Aventino che si è avvalso del prezioso aiuto della Camera di commercio di Chieti. La costa dei trabocchi, nel triennio 2007-2009, è stata visitata da quasi cinque milioni di persone con un introito garantito pari a 392 milioni di euro. Fondamentale, quindi, dar seguito all'industria del turismo.

«Su cui l'amministrazione provinciale - riprende Di Giuseppantonio - punta molto fin dal suo insediamento. Il turismo può essere una grande alternativa, ad esempio, all'automotive che muove l'economia dell'intera provincia e di gran parte della regione». La costa dei trabocchi per decollare deve elevare i suoi standard ricettivi e inserirsi in un comprensorio turistico più ampio. «Bisogna utilizzare di più le zone interne - spiega Raffaele Trivilino, coordinatore del Patto Sangro Aventino - e la fascia costiera con la costruzione di una gamma di prodotti turistici». Cosa si farà. Entro l'anno verranno realizzati, tra le altre cose, nuovi servizi integrati per il tempo libero e attività di razionalizzazione delle modalità di accesso al comprensorio della costa teatina. I soldi, in attesa dei fondi regionali Fas, ci sono grazie ai contributi di 100mila euro già stanziati dai Comuni della costa teatina e dalla Provincia. La via verde. La pista ciclopedonale sul litorale dovrà aumentare l'appeal turistico della costa dei trabocchi. «E' stato attivato un tavolo romano - dice Di Giuseppantonio - e contiamo di ricevere fondi dal Piano per il Sud».

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