La Sacra Spina benedice la città dall’alto 

L’iniziativa del parroco don Domenico sul terrazzo di Santa Maria Maggiore. Il vescovo Forte: il sacrificio è fonte di vita 

VASTO. La fede come àncora di salvezza. Il sacrificio come fonte di vita e la consapevolezza che nel dolore non siamo soli. È il messaggio lanciato ieri ai fedeli con un videomessaggio dal vescovo Bruno Forte in occasione della ricorrenza della Sacra Spina. Un appuntamento caro ai vastesi e che apre i riti della Settimana Santa. Don Domenico Spagnoli, parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore, dove è conservata la reliquia , ha portando la Sacra Spina sul terrazzo della chiesa per la benedizione della città.
LA BENEDIZIONE DEL VESCOVO. «In questo momento così duro», ha detto il vescovo Forte, «ci chiediamo tutti: Signore perché tanto dolore? La risposta è che il sacrificio sarà fonte di vita proprio come il sacrificio di Gesù che donò la sua vita per noi. Dio ci fa capire che nel dolore non siamo soli e in lui dobbiamo trovare la forza per uscire dal dolore e non cadere nel tunnel della solitudine ma rinascere con la solidarietà. In una società basata sulla vanità e il possesso, il coronavirus ci fa riscoprire l’importanza di amare gli altri e ci ha fatto scoprire il grande valore di chi si sacrifica per la vita degli altri: medici, infermieri, sacerdoti e volontari. L’auspicio è che alla corona di spine segua la rissurrezione. Chiediamo al Signore», ha sottolineato Forte, «la guarigione dei malati e la protezione per chi si cura di loro, ma anche la benedizione per le persone sane e i tanti defunti». Dopo il messaggio del vescovo, don Domenico Spagnoli, affiancato da don Gianfranco Travaglini e da don Nicola Fioriti, parroci di San Giuseppe e San Marco, hanno portato la reliquia in processione nella chiesa e poi sul terrazzo in segno di benedizione per l’intera città.
UN NUOVO CONTAGIATO. Ieri purtroppo in città si è registrato un nuovo caso di contagio. Intanto tre persone rientrate da fuori città hanno ultimato la quarantena. Altre cinque dovranno invece farla. In totale i casi positivi registrati a Vasto sono 17, tre i malati guariti, 95 le persone in quarantena.
BUONI SPESA. Alla paura della malattia si affianca il disagio economico. Ieri mattina, alle 8, decine di cittadini erano in fila davanti all’ingresso del municipio in piazzale Histonium. Una lunga fila di padri e madri in attesa di poter ritirare i buoni alimentari. Le richieste sono state 350. La polizia locale e la Protezione civile hanno vigilato sia all’esterno e sia all’interno dell'ufficio. I bonus potranno essere utilizzati nei negozi che hanno aderito. «Ricordiamo», ha detto l’assessore ai servizi sociali, Lina Marchesani, «che le domande per ottenere i bonus possono essere scaricate anche dal sito del Comune www.comune.vasto.ch.it, oppure indirizzate via mail all’indirizzo solidarietà alimentare @ comunevasto.ch.it.
SOLIDARIETA' IN VIA CRISPI. Gianni De Rosa, titolare della pescheria Shark, ha teso una mano a tante famiglie vastesi. Il commerciante ieri mattina aiutato dai familiari ha distribuito pesce gratis ai cittadini. «Il verbo aiutare è il più bello del mondo», ha dichiarato.
IL TESORETTO DELL’EX BANDA. Per anni è stato custodito in attesa di poter essere utilizzato per una buona causa. Ieri il “tesoretto” conservato dall’ex complesso bandistico “De Aloysio” di Celenza sul Trigno e pario a 5.308,02 euro, è stato consegnato all’ospedale San Pio per l’acquisto di un ecografo con sonda, un dispositivo sanitario utile nella terapia intensiva.
IL GRANDE CUORE DEI TIFOSI. La tifoseria del San Salvo calcio ha consegnato ieri alla Protezione civile Valtrigno viveri da distribuire al Banco alimentare per le famiglie che ne hanno bisogno.
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