La Sevel domani si ferma: i Cobas proclamano lo sciopero

Braccia incrociate per otto ore: torna la protesta dura nella fabbrica di San Salvo

ATESSA. Domani sciopero di otto ore per turno in Sevel e nelle aziende terziarie. A proclamarlo sono i Cobas, «per salvaguardare i posti di lavoro, il reddito che da essi deriva e l'ingente patrimonio tecnico-produttivo rappresentato dall'azienda», si legge in una nota del sindacato.

«Il ricatto di Marchionne "vendo e vado via" non può essere accettato in silenzio», continuano i Cobas, «altrimenti di fronte ai nostri figli disoccupati un giorno non potremmo che vergognarci».

Il sindacato contesta anche l'atteggiamento di Cisl e Uil, definito «filopadronale», e quello «silente» della Cgil, «proprio in un momento in cui bisognerebbe scatenare la lotta più dura». (m.d.s.)