Lanciano, il sindacato denuncia: «La Asl mette in graduatoria i morti»

Spuntano anche i nomi di due infermiere decedute nell’elenco dei dipendenti che aspirano agli scatti di carriera

LANCIANO. Due persone morte, che avrebbero anche firmato la propria scheda professionale, e alcuni dirigenti inseriti nella graduatoria dedicata ai dipendenti del comparto, errori di valutazione tra anzianità di servizio e di fascia. Sono le anomalie riscontrate nelle graduatorie provvisorie per l’attribuzione del beneficio della progressione economica orizzontale 2016 della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, denunciate ai carabinieri e, tramite un esposto, alla Procura, da Francesco Taglieri dirigente sindacale del Nursing Up e componente della rsu aziendale. Nella denuncia-querela il dirigente chiede alla Procura di fare verifiche e di sospendere la graduatoria e la procedura inerente le progressioni di fascia per «non danneggiare nessuno dei colleghi che non potranno godere di tale diritto per gli errori commessi dall’amministrazione». Le graduatorie sono provvisorie fino al 17 dicembre, giorno entro il quale ciascun dipendente interessato può attivare un contraddittorio per la revisione dei punteggi attribuiti sulla base di alcuni parametri come i titoli, l’anzianità di servizio e di fascia.

Parametri stabiliti il 20 luglio 2016, quando sindacati e Asl hanno sottoscritto l’accordo integrativo aziendale sulla finalizzazione dei residui del fondo fasce anno 2016, pari a 1.600.000 euro. Accordo firmato anche dal Nursing Up perché, per gli aumenti in busta paga, prevedeva criteri precisi come la valutazione professionale, l’anzianità di servizio, i titoli di studio e l’anzianità dell’appartenenza di fascia. «L’intento era molto positivo», spiega il sindacalista, «cioè assegnare le progressioni con criteri precisi e anche a chi non ne ha beneficiato nel 2009, o addirittura mai. Il 2 dicembre la Asl ha pubblicato la graduatoria provvisoria degli aventi diritto, oltre 1.500 infermieri. Ma in elenco ci sono due colleghe che purtroppo sono decedute. Una svista? È da chiarire, ma come possono essere state giudicate professionalmente se sono morte? Avrebbero addirittura firmato per presa visione la scheda a loro dedicata, cosa impossibile. Nella graduatoria, poi, ci sono errori di valutazione tra anzianità di servizio e fascia. E altre anomalie perché figurerebbero alcuni dirigenti che per il ruolo aziendale rivestito non appartengono al comparto. Sono anomalie che fanno credere che la graduatoria sia stata scritta senza alcuna corretta valutazione della documentazione prodotta. E il tutto a danno di colleghi che attendono da anni di avere la progressione o che non l’hanno mai avuta rispetto ad altri che ne hanno goduto nel 2009 e 2006». Se la Procura decidesse di aprire un’inchiesta gli aumenti potrebbero essere congelati. (t.d.r.)

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