Lanciano, rifiuti in una busta inviati a Equitalia
15 Dicembre 2011
Recapitati alla società di recupero crediti. La polizia apre un fascicolo contro ignoti
LANCIANO. Escrementi spediti per posta e recapitati all'agenzia Equitalia di via Piave. È il contenuto sgradevole di una busta da lettera arrivata nei giorni scorsi negli uffici frentani della società di recupero crediti, insieme alla posta ordinaria. L'agenzia ha sporto denuncia contro ignoti. Il gesto potrebbe essere opera di qualcuno che ha subito un pignoramento ma, dopo il pacco-bomba indirizzato al direttore generale dell'agenzia, a Roma, gli investigatori non escludono nessuna pista.
La sgradevole sorpresa è arrivata per posta. La busta non presentava alcun segno particolare all'esterno, solo un'affrancatura con un francobollo da una lira. Nulla, tuttavia, che facesse sospettare il particolare contenuto al suo interno.
All'apertura del plico, l'addetto di Equitalia si è trovato davanti un foglio di carta sporco con una sostanza di colore marrone: forse terriccio, ma più probabilmente si trattava di escrementi.
L'agenzia ha sporto denuncia al commissariato. La polizia ha aperto un fascicolo contro ignoti, ma esclude che si tratti di un gesto minaccioso o allarmante. Di certo una provocazione all'indirizzo dell'agenzia di recupero crediti che, specie in questo periodo, non gode di molti estimatori.
Proprio pochi giorni fa nella sede romana dell'agenzia è stato recapitato da Milano, per posta, un pacco-bomba, che esplodendo ha ferito a una mano e lievemente al volto il direttore generale di Equitalia spa, Marco Cuccagna. La Procura della capitale ha aperto un'inchiesta.
Le analogie con Lanciano si fermano al fatto che il "dono" è arrivato per posta da Milano. «Ma lettere di questo tipo le stanno spedendo in tutta Italia», minimizzano dal commissariato, «potrebbe essere stato anche qualcuno che ha subito un pignoramento. Per il momento non ci sono indizi particolari da seguire, né collegamenti con quanto è accaduto a Roma».
Tuttavia, nell'agenzia di via Piave, aperta tre anni fa, la lettera ha destato più di una preoccupazione. Equitalia è una società per azioni a totale capitale pubblico, i cui soci sono l'Agenzia delle entrate, con una partecipazione al 51% del capitale sociale, e l'Inps, che detiene il 49% delle quote. (s.so.)
La sgradevole sorpresa è arrivata per posta. La busta non presentava alcun segno particolare all'esterno, solo un'affrancatura con un francobollo da una lira. Nulla, tuttavia, che facesse sospettare il particolare contenuto al suo interno.
All'apertura del plico, l'addetto di Equitalia si è trovato davanti un foglio di carta sporco con una sostanza di colore marrone: forse terriccio, ma più probabilmente si trattava di escrementi.
L'agenzia ha sporto denuncia al commissariato. La polizia ha aperto un fascicolo contro ignoti, ma esclude che si tratti di un gesto minaccioso o allarmante. Di certo una provocazione all'indirizzo dell'agenzia di recupero crediti che, specie in questo periodo, non gode di molti estimatori.
Proprio pochi giorni fa nella sede romana dell'agenzia è stato recapitato da Milano, per posta, un pacco-bomba, che esplodendo ha ferito a una mano e lievemente al volto il direttore generale di Equitalia spa, Marco Cuccagna. La Procura della capitale ha aperto un'inchiesta.
Le analogie con Lanciano si fermano al fatto che il "dono" è arrivato per posta da Milano. «Ma lettere di questo tipo le stanno spedendo in tutta Italia», minimizzano dal commissariato, «potrebbe essere stato anche qualcuno che ha subito un pignoramento. Per il momento non ci sono indizi particolari da seguire, né collegamenti con quanto è accaduto a Roma».
Tuttavia, nell'agenzia di via Piave, aperta tre anni fa, la lettera ha destato più di una preoccupazione. Equitalia è una società per azioni a totale capitale pubblico, i cui soci sono l'Agenzia delle entrate, con una partecipazione al 51% del capitale sociale, e l'Inps, che detiene il 49% delle quote. (s.so.)
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