Lavori a rilento sul lungomare Cordella

Le opere dovevano esser pronte per la stagione balneare ma mancano alcune autorizzazioni

VASTO. Sono in alto mare i lavori per il ripristino e la messa in sicurezza del tratto nord del lungomare Cordella, la panoramica passeggiata che costeggia il monumento alla Bagnante e che, secondo un atto di indirizzo della giunta comunale, avrebbe dovuto riaprire prima della stagione balneare. Un impegno programmatico che difficilmente potrà essere mantenuto. All’appello mancano ancora alcune autorizzazioni (tra cui il nulla-osta paesaggistico) che finora hanno impedito al Comune di indire la gara d’appalto.

Per le minoranze consiliari la vicenda del lungomare Cordella è «emblematica dell’assoluta mancanza di programmazione». Per i residenti di Vasto Marina è la dimostrazione di come la riviera sia stata ormai abbandonata, nonostante le periodiche promesse di riqualificazione. Insomma, la polemica infuria, mentre gli uffici comunali annaspano tra le carte e le lungaggini burocratiche previste e prevedibili. «È l’ennesima prova dell’inefficienza assoluta di questa amministrazione che, invece di preoccuparsi dei problemi seri della città, pensa solo a tirare a campare e a trovare lo strapuntino al trombato di turno», tuona Nicola Del Prete (indipendente), «questa vicenda denota la mancanza assoluta di programmazione: se si voleva riaprire il lungomare Cordella prima della stagione balneare bisognava muoversi con largo anticipo e non il 24 aprile, data in cui risale l’atto di indirizzo politico della giunta. Purtroppo è successo quello che avevo ampiamente previsto», conclude il consigliere di minoranza. Finora gli operai comunali hanno provveduto a tappare le piccole buche e a rimuovere la ringhiera che dovrà essere sostituita con una nuova balaustra. Ma sono solo piccoli interventi. Il progetto redatto dal settore lavori pubblici prevede la sistemazione del tratto, il ripristino e la messa in sicurezza della passeggiata pedonale, mediante la rimozione della ringhiera, la demolizione della sezione del marciapiede, la bonifica e il ripristino del tombino del fosso naturale e il rifacimento della pavimentazione costellata da buche e profonde voragini: ce ne sono cinque in 50 metri. I lavori, finanziati con i proventi degli oneri di urbanizzazione, sono dell’importo di 40mila euro. Opere necessarie in attesa di risolvere i problemi di cedimento provocati dai fenomeni erosivi che hanno causato anche il crollo delle scalinate di accesso.

Anna Bontempo

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