Lavori anti frane sul Corso Il traffico del centro in tilt

19 Novembre 2024

LANCIANO. Iniziati i sondaggi geologici della parte bassa di Corso Trento e Trieste che proseguiranno poi su piazza D’Amico e il termina bus fino al 29 novembre. Ieri mattina la ditta Soil test di...

LANCIANO. Iniziati i sondaggi geologici della parte bassa di Corso Trento e Trieste che proseguiranno poi su piazza D’Amico e il termina bus fino al 29 novembre. Ieri mattina la ditta Soil test di Arezzo ha iniziato i carotaggi del terreno del Corso necessari al geologo Roberto Sacco e all’ingegnere Gennaro Salvatore per redigere il progetto di messa in sicurezza dell’area «Fosso pietroso-condotto Sargiacomo-Diocleziano», uno dei tre progetti in cui il Comune ha «spacchettato» il super piano frane da 12 milioni fatto dall’ufficio lavori pubblici sulla base dello studio sul dissesto commissionato dall’ex giunta al professor Nicola Sciarra dell’Università D’Annunzio, come indicato dalla Regione lo scorso anno (gli altri due progetti riguardano via del Ponte e Madonna del Carmine). E ad accorgersi dei sondaggi sono stati gli automobilisti sorpresi e rimasti in fila ieri mattina alle 8 per la chiusura del Corso dove fino a giovedì ci sarà il senso unico a scendere verso la piazza. Indagini importanti dunque su un’area interessata da fenomeni di «crisi idrogeologica profonda, manifestatisi con le voragini del 2018 sotto l’ex Modernissimo e in vico Corsea». I carotaggi sulla parte bassa del Corso sono necessari proprio per capire come intervenire tra i portici e piazza Plebiscito, come sistemare i pozzi di drenaggio delle acque di filtrazione suggeriti da Sciarra. «I carotaggi sono una parte fondamentale del progetto preliminare e definitivo che con l'ingegnere Salvatore stiamo redigendo su incarico del Comune per la messa in sicurezza dell’area e per ottenere i fondi», spiega il geologo Sacco. «Sulla scorta delle indicazioni date dal professor Sciarra che nella relazione ha indicato come possibile soluzione la sistemazione di pozzi drenanti, drenaggi Sub-orizzontali e il raddoppio o sistemazione dell'ex condotto Sargiacomo stiamo ricostruendo in particolare il modello idrogeologico dell’area. Bisogna capire a che profondità è la falda, come sistemare i pozzi e come collegarli tra di loro. Inoltre bisogna ricostruire la galleria tra la parte di Fonte del Borgo e i portici e sistemare e rinforzare 150metri dell’ex condotto Sargiacomo che sono ispezionabili. Poi dal Diocleziano risistemare il tratto basso di via del Ponte verso via per Frisa». I carotaggi sono sul lato del Corso non interessato dalla voragine. «Sull’ex Modernissimo c'è l'inclinometro messo dal dottor Carabba e la stratigrafia la conosciamo», risponde Sacco, «adesso dobbiamo analizzare questa zona, l'eventuale deviazione del condotto, avere dati certi sulla falda e fare prove di permeabilità del terreno. Stiamo scendendo ad una profondità di 30 metri». Dopo le prime analisi il secondo carotaggio sarà sulla parte finale del Corso per poi spostarsi su piazza D’Amico vicino il Time e verso Fonte del Borgo proprio lungo la direttrice del condotto Sargiacomo. Come ricordato dall'assessore Paolo Bomba i progetti devono essere riconsegnati entro il 31 dicembre.