Maestra sparita in Abruzzo, controlli anche a Pescara

Le segnalazioni non aiutano a risolvere il caso di Eleonora Gizzi, 34 anni: ricerche ancora infruttuose
VASTO. Il presunto avvistamento di Eleonora Gizzi alla stazione di Vasto-San Salvo ha fatto sperare ieri pomeriggio che il giallo della donna scomparsa da venerdì fosse vicino alla soluzione. Purtroppo quella segnalazione come tutte le altre arrivate in commissariato e fatte anche alla trasmissione “Chi l’ha visto?” si sono rivelate infruttuose. L’ultimo a vederla mentre camminava a piedi verso San Salvo venerdì mattina è stato un cugino, Domenico Morello. «Ho visto Eleonora camminava piano lungo la strada. Era poco prima di mezzogiorno», ha ripetuto l’uomo alla trasmissione di Rai Tre. Altre persone l’hanno vista vicino alla parrocchia della Madonna del Sabato Santo. Altre ancora lungo la costa. Ma dov’è Eleonora ? Dove può essere andata una persona che cercava serenità e amava svisceratamente la natura? È questa la domanda che forze dell’ordine, le associazioni di volontariato, i familiari e gli amici di Eleonora Gizzi, 34 anni, continuano a porsi.
Eleonora è uscita dalla casa dei genitori venerdì mattina senza portare nulla con se. Un comportamento che viene letto da molti come un preciso messaggio: chiudo con il passato per cominciare una nuova vita. Ma dove? Le ricerche avviate dalla polizia hanno dato esito negativo, ma neppure i controlli fatti a Pescara, la città in cui Eleonora lavorava come maestra e musicista e viveva hanno ottenuto risultati. Ieri mattina anche nel corso di un summit nella prefettura di Pescara è stato deciso di dividere la città adriatica in zone affidando ogni area a un gruppo di soccorritori. Altri seguiranno percorsi marini, altri ancora controlleranno palmo a palmo Pescara.
A Vasto la Protezione civile setaccerà la Riserva naturale di Punta Aderci e gli anfratti a ridosso dal mare che Eleonora tanto amava. Alle ricerche partecipano con la polizia tutte le forze dell’ordine: carabinieri, capitaneria di porto, polizia municipale, vigili del fuoco, forestale, protezione civile. Anche le associazioni di volontariato sociale con cui la donna collaborava la stanno cercando. Sui pali della luce, sulle vetrine, all’ingresso dei parchi è stata affissa una foto di Eleonora Gizzi. Un elicottero della polizia arrivato da Roma ha sorvolato ieri il Vastese, Pescara e la costa abruzzese e molisana per tutto il giorno spingendosi fino a Termoli, la città in cui Eleonora è nata e dove ha molti conoscenti. Oggi al posto dell’elicottero la polizia invia in città un aereo ultraleggero.
Ieri sera tutta Vasto è rimasta incollata al televisore per vedere la diretta televisiva di Federica Sciarelli su Eleonora Gizzi. La giornalista e i suoi collaboratori hanno raccolto l’appello dei genitori di Eleonora. «Lei era troppo sensibile. Chi la trova me la riporti», ha chiesto in lacrime mamma Grazia. «Ultimamente aveva avuto un calo umorale. Ma non voleva farci vedere che stava male. Lei aveva sempre paura di dare fastidio. Forse è andata via per questo», ha azzardato il padre. «Torna Eleonora, ci manchi tanto», hanno ripetuto mamma Grazia e papà Italo.
Intanto sono state programmate le iniziative da intraprendere oggi e nei prossimi giorni. Con le forze dell’ordine collabora anche l’associazione Penelope. Da ieri sono stati stampati e distribuiti migliaia di volantini con il volto di Eleonora. Tappezzata la città e le località vicine. «Riportatemi mia figlia. Lei ha bisogno di noi e noi di lei», ha ripetuto con un groppo in gola mamma Grazia.
Paola Calvano
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