Maxi rissa tra famiglie rom: spuntano anche roncola e zappa

Scontro in piazza Aldo Moro con più di dieci persone coinvolte, tra queste anche sei minorenni. Indaga la polizia, che ha sequestrato gli attrezzi usati nella zuffa e denunciato i protagonisti
LANCIANO. Prima gli attacchi verbali e poi le botte, inferte anche con l’ausilio del manico di una zappa e di una roncola. Due famiglie rom sono venute alle mani domenica sera in piazza Aldo Moro, nel quartiere Santa Rita. Una dozzina le persone coinvolte, tra cui sei minorenni, tutti identificati e denunciati dalla polizia che ha inviato un’informativa al tribunale di Lanciano e a quello per i minorenni dell’Aquila. Tutto inizia intorno alle 18 quando al numero di emergenza arriva la segnalazione di un cittadino per un’auto che percorre a forte velocità via De Riseis verso piazza Moro, mettendo a rischio l’incolumità di pedoni e automobilisti. Sul posto viene inviata la volante della polizia, che trova in strada i componenti di una delle due famiglie.
Il capofamiglia, un 39enne già noto alle forze dell’ordine, è seduto sul bordo del marciapiede, visibilmente agitato e ubriaco. Accanto a lui la moglie e i sette figli, tra i 7 e i 18 anni. Mentre gli agenti cercano di capire cosa sia successo, alle loro spalle arrivano i componenti della famiglia rivale, il padre di 67 anni e i figli di 46 e 43 anni. In men che non si dica i tre si scagliano contro l’altra famiglia: il padre a mani nude e i figli brandendo il manico di una zappa e una roncola. Volano calci, pugni ma anche colpi sulla testa. Colpi che raggiungono anche i ragazzini, i quali a loro volta si difendono. Nel frattempo, a sostegno degli aggrediti arrivano anche altri familiari. Tra minacce, grida e botte è il parapiglia. Gli agenti della volante sono costretti a chiedere rinforzi: a Santa Rita arrivano altri poliziotti insieme al funzionario della questura di Chieti, pattuglie dei carabinieri e una della polizia locale.
Le forze dell’ordine riescono così a riportare la calma. Alla base dell’aggressione ci sarebbero questioni sentimentali: la scintilla sarebbe una 40enne che ha avuto legami sia con il componente di una famiglia sia con uno di quella rivale. Prima di venire alle mani, le due fazioni si sarebbero insultate e la donna sarebbe stata colpita con un pugno in faccia dalla presunta rivale. A quel punto, padre e figli sarebbero rientrati in casa per “armarsi” e tornare ad affrontare i rivali. La polizia, che indaga sull’episodio, ha identificato e denunciato i presenti. L’ipotesi di reato è quella di rissa, ma sarà la Procura di Lanciano, con il pm Elena Belvederesi a cui sono stati inviati gli atti, a valutare le contestazioni da muovere. Nessuno dei partecipanti si è fatto refertare in ospedale né tantomeno ha sporto querela. Intanto la polizia ha sequestrato mazza e roncola e denunciato due degli aggressori, P.D.R., 46 anni, e F.D.R., 43, per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.

