"Meno rischi con l'impegno di tutti"

Il prefetto Greco presenta il convegno: evitiamo altri gravi incidenti

CHIETI. Capire per prevenire. Domani pomeriggio nella sala del consiglio provinciale c'è il convegno sulla sicurezza stradale «Iniziative e interventi di educazione, prevenzione socio sanitaria, psicologica e infrastrutturale». «Va ribadito l'impegno a 360º da parte di tutti, istituzioni in primis», dice il prefetto Vincenzo Greco, «per correggere questa grave piaga».

Ogni anno sulle trade europee muoiono circa 127 mila persone, 7mila in Italia. Nel 2009 sono stati 93 solo in Abruzzo, 22 nella provincia di Chieti.

L'Associazione europea familiari e vittime della Strada, coordinamento Abruzzo e Molise, organizza un pomeriggio di studio, domani dalle ore 15.30 alle 19, per cercare di innescare processi virtuosi. «La nostra associazione», dice il coordinatore regionale Manlio Madrigale, «è impegnata a collaborare con autorità, istituzioni, autonomie locali e aziende, per migliorare la sicurezza stradale. Siamo disponibili a collaborare con l'osservatorio provinciale di Chieti per l'analisi degli incidenti stradali presso la prefettura e per lo studio sull'andamento infortunistico sulla strada statale 650-Trignina, progetto predisposto da questo osservatorio».

Lo psichiatra Massimo Di Giannantonio è coordinatore scientifico dell'associazione qui in Abruzzo. «Stiamo elaborando», racconta, «i risultati di un'azione di prevenzione di primo e secondo livello sul consumo di alcol nelle popolazioni giovanili fatto sulla città di Chieti, un problema da non trascurare».

Con la Provincia, l'Associazione europea di familiari e vittime della strada attiverà presto corsi di formazione per operatori della sicurezza. «Aspetti come l'assistenza ai familiari e le vittime ma anche sui soccorritori sono ancora troppo trascurati», continua Di Giannantonio, «non si tiene presente la sindrome del burnout a cui questi operatori possono andare incontro, con l'andare avanti delle esperienze di incidenti sui quali intervengono».

L'invito rimane quello di guidare con prudenza ed evitare dispositivi che possano distrarre dalla guida.

«Solo chi è vittima di incidenti», conclude il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, «può capire l'importanza della prevenzione e dell'impegno di tutti per il rispetto delle regole».

Il convegno di domani prevede il racconto di esperienze e testimonianze dirette, oltre all'intervento, tra gli altri, del giornalista Paolo Di Giannantonio, del sindaco Umberto Di Primio e del vescovo Bruno Forte.
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