Francavilla

Morte del ristoratore Cicalini, disposta l’autopsia. Il legale della famiglia: «Sequestrata la cartella clinica»

22 Ottobre 2025

Francavilla. Antonio Cicalini è deceduto in ospedale in seguito a un intervento chirurgico a una gamba

FRANCAVILLA. È stata disposta l'autopsia sul corpo di Antonio Cicalini, l'ex ristoratore Francavillese morto domenica notte in ospedale a Pescara in seguito a un intervento chirurgico a una gamba. La decisione, notificata ai famigliari della vittima, è stata presa dal pubblico ministero della Procura di Pescara Gennaro Varone, dopo la querela presentata dalla famiglia di Cicalini. Venerdì è previsto il conferimento dell'incarico al medico legale Cristian D’Ovidio, poi la fissazione dell'esame.

Cicalini era suo malgrado passato alle cronache nel 2019, in seguito ad un’aggressione subita da parte di un pugile di Ortona per una lite stradale scoppiata all’altezza del semaforo che si trova all’imbocco del ponte sul fiume Alento. Da quell'episodio, come raccontato dal fratello Giuseppe, aveva riportato dei danni permanenti, tra cui tre lesioni cerebrali, che avevano compromesso la sua vita. La morte però è arrivata all'improvviso, come spiega l’avvocato Angelo Pettinella, legale della famiglia: «Fino a giovedì Antonio stava bene. Non c’erano segnali che potessero far pensare al tragico epilogo. In ospedale ci è arrivato per un problema vascolare a una gamba e per questo è stato sottoposto ad un duplice intervento chirurgico. Per il resto non sappiamo molto altro, se non che ha trascorso l’ultimo giorno a lamentarsi». Quindi prosegue: «La cartella clinica è stata sequestrata dagli inquirenti: alla famiglia è stato detto che la morte è sopraggiunta per setticemia». E ancora: «I famigliari hanno sporto denuncia perché, senza accusare nessuno, vogliono vederci chiaro e capire cos'è successo nelle ultime ore di vita di Antonio. Vogliono appurare se è stato fatto tutto il possibile per evitare il decesso». Poi aggiunge: «Per la famiglia, la perdita di Antonio è un evento traumatico e molto doloroso, dopo che qualche anno fa l’aggressione subita dalla vittima aveva già trascinato i suoi famigliari in un calvario senza fine». Quindi conclude: «L’affetto e il calore che in queste ore amici e conoscenti di Antonio stanno dimostrando alla famiglia è la più grande testimonianza di quanto fosse ben voluto da tutti, non solo a Francavilla».

Nel frattempo, per la fissazione del funerale sarà necessario attendere la conclusione degli esami disposti dall'autorità giudiziaria.