Ortona

Morte di Sara Turzo, c’è un indagato. Ortona dà l’ultimo saluto all’avvocata di 33 anni

29 Luglio 2025

Tragedia in Puglia: il conducente del van che ha travolto l’auto della giovane ortonese con il bimbo in grembo è sotto inchiesta per omicidio stradale. I funerali in programma oggi

ORTONA. È stato iscritto nel registro degli indagati il 59enne alla guida del van Mercedes Vito che, nella notte tra sabato e domenica scorsi, ha travolto la Fiat Punto su cui viaggiava Sara Turzo, l’avvocata ortonese di 33 anni incinta al sesto mese morta nell’impatto. Un atto dovuto dato che la procura di Bari ha aperto un fascicolo per verificare le ipotesi di omicidio stradale e lesioni multiple colpose. Le indagini, affidate ai carabinieri della tenenza di Mola e della stazione di Polignano a Mare, dovranno chiarire dinamica e cause del tragico incidente. Entrambe le autovetture coinvolte sono già state poste sotto sequestro.

Dai primi accertamenti, l’autista del van è risultato negativo sia all’alcoltest che all’esame antidroga. Un altro elemento emerso nelle ultime ore riguarda le condizioni proprio del conducente del Mercedes Vito, un Ncc utilizzato per corse Uber e intestato a una società di Terlizzi, su cui viaggiava una famiglia di turisti ucraini. L’uomo è ricoverato nel reparto di psichiatria al Di Venere di Bari. Soccorso nella notte già in stato confusionale e in preda ad allucinazioni dopo essersi reso conto del dramma, è stato stabilizzato in pronto soccorso e poi ricoverato per monitorarne lo stato psicologico.

Resta ancora fortissimo lo choc in Abruzzo e in Puglia, colpite da una tragedia che ha coinvolto più famiglie. Al momento dell’impatto, sulla Statale 16 all’altezza dello svincolo per Mola di Bari (km 826), Sara era alla guida della Punto noleggiata con due amici e colleghi 29enni: il torinese Amedeo Parvis e Marica De Angelis, originaria del Beneventano. I tre stavano rientrando in un alloggio a Polignano dopo aver partecipato al matrimonio di un collega in un agriturismo. La violenza dell’urto ha fatto ribaltare più volte la vettura e la giovane ortonese è morta sul colpo. Parvis è in prognosi riservata al Di Venere, mentre De Angelis è stata dimessa. In prognosi riservata, ma non in pericolo di vita, anche il bimbo ucraino di 9 anni ricoverato all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Il padre è stato dimesso ed è ora al suo fianco, mentre la madre è rimasta al Di Venere con diverse fratture.

La dinamica dello schianto, ancora da chiarire nei dettagli, ha riacceso il dibattito locale sulla pericolosità di quel tratto stradale. Proprio la sera prima, una donna di 41 anni è stata investita mortalmente mentre soccorreva una motociclista ferita. Buia, trafficata e priva di illuminazione, la statale 16 in quel tratto è l’unico asse di collegamento veloce verso il Salento, e in ogni estate miete vittime.

Ortona è ancora impietrita per una tragedia che ha spezzato il sogno di una famiglia e segnato nel profondo chi conosceva Sara e il suo compagno Fabio Delli Compagni, marittimo ortonese rientrato d’urgenza in Italia dall’estero. Il nulla osta al trasferimento della salma in Abruzzo è arrivato ieri, quando i familiari della 33enne hanno raggiunto Bari.

I funerali si terranno oggi alle ore 16 nella chiesa di San Gabriele dell’Addolorata, nel quartiere Fontegrande, dove Sara abitava in via Nino Baccile. Sui social sono arrivati centinaia di messaggi di cordoglio. Tra questi, anche quello del sindaco Angelo Di Nardo, domenica mattina: «Con profondo dolore ho appreso la notizia del tragico incidente avvenuto durante la notte nel Barese in cui ha perso la vita una giovane concittadina, Sara Turzo, al sesto mese di gravidanza. Tutta la nostra comunità è scossa da questo dramma ed esprimo il più sincero cordoglio e la vicinanza alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che le hanno voluto bene».

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