Morte Sara Turzo, la salma rientrerà in Abruzzo nelle prossime ore

La famiglia partirà oggi per la Puglia. Il compagno della 33enne, avvisato mentre si trovava all’estero per lavoro, è rientrato ieri notte in Italia. I due avevano da poco comprato casa e si preparavano a diventare genitori di un bimbo a novembre
ORTONA. Aveva 33 anni, una professione che amava, una casa appena acquistata con il compagno e un figlio in arrivo a novembre. Ma nella notte tra sabato e domenica, poco dopo l’una, tutto si è tragicamente spezzato per sempre. Sara Turzo, giovane avvocata ortonese, è morta in un drammatico incidente stradale sulla statale 16, nel tratto fra Mola di Bari e Polignano a Mare, in Puglia. Su una Fiat Punto, insieme a due amici e colleghi 29enni – Amedeo Parvis, torinese, e Marica De Angelis, originaria di Sassinoro, nel Beneventano – Sara era ripartita da un agriturismo a Mola di Bari, dove aveva partecipato al matrimonio di un altro collega avvocato.
Erano diretti in un alloggio a Polignano per trascorrere la notte dopo i festeggiamenti, e alla guida c’era proprio lei, che essendo al sesto mese di gravidanza non aveva potuto assumere alcolici di nessun genere. La Punto è stata tamponata violentemente da un van Mercedes Vito a uso Ncc con al volante un 59enne di Bari che trasportava tre turisti ucraini residenti in Canada: un uomo di 44 anni, una donna di 37 e un bambino di 9 anni.
I soccorsi sono durati ore, con il tempestivo intervento dei vigili del fuoco che hanno estratto una a una le persone incastrate tra le lamiere. La squadra di pompieri, reduce da un’altra emergenza a Polignano, è stata subito dirottata sul posto – al chilometro 826 della Ss 16 – dove ha operato dall’1.30 fino all’alba. L’urto ha provocato il ribaltamento dell’auto, sbalzata più volte sull’asfalto fino al guardrail.
Questa dinamica, con il mezzo distrutto, non ha lasciato scampo a Sara, mentre Amedeo e Marica sono stati trasportati in codice rosso al Di Venere di Carbonara (Bari). Lui è in prognosi riservata, lei è stata dimessa. In prognosi riservata è ricoverato anche il bambino ucraino che si trova all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari con al suo fianco il padre, dimesso in giornata. La madre è rimasta invece al Di Venere con fratture allo sterno e alla clavicola. Non è in pericolo di vita l’autista del van, che è risultato negativo all’alcol test ed è stato fatto uscire dal San Giacomo di Monopoli con una lieve frattura costale. La procura di Bari ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio stradale al fine di accertare al meglio le cause e la dinamica del tragico incidente.
Le due autovetture sono state poste sotto sequestro e le indagini dei carabinieri di Mola e Polignano sono in corso. Quel tratto di strada è stato più volte teatro di altri incidenti mortali, con la media di 2 o 3 episodi all’anno. È particolarmente insidioso: molto trafficato d’estate e privo di illuminazione, rappresenta l’unico asse per chi si sposta lungo la costa verso il Salento. Proprio la sera prima, una ragazza è stata travolta e uccisa da un’auto mentre cercava di soccorrere una motociclista che aveva avuto poco prima un incidente stradale.
Sara lavorava nello studio legale associato “Legal Team” con sedi in diverse città italiane tra cui Ortona, in via Caldora, dove esercitava la professione forense. Insieme al compagno Fabio Delli Compagni – 36 anni, ortonese anche lui, marittimo che fino a ieri era imbarcato su una piattaforma nel Mediterraneo – aveva da poco comprato casa, e i due si preparavano a diventare genitori di un bimbo a novembre. Fabio, avvisato mentre si trovava all’estero per lavoro, è rientrato ieri notte in Italia.
La famiglia di Sara, sconvolta, partirà quindi oggi con l’impresa funebre per raggiungere la Puglia. La salma rientrerà in Abruzzo nelle prossime ore. Una tragedia straziante che lascia la comunità ortonese pietrificata per la perdita della giovane concittadina e davanti alla sofferenza inimmaginabile di familiari, amici e colleghi.
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