Muore 23 anni dopo il trapianto

Con il cuore nuovo dal 1987, è stato tra i primi operati in Italia

CHIETI. E’ durato 23 anni quel cuore giovane, donato da uno sfortunato giovane di 20 anni. Bartolomeo Stallone, 76 anni, nato a Trapani, da anni residente a Chieti, uno dei primi trapiantati d’Italia, ex docente all’Istituto d’arte, è morto ieri.

La voglia di vivere, la tempra, l’abilità dei cardiochirughi dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine e la cura di cardiologi del policlinico di Chieti, gli hanno fatto superare, qualche anno fa, persino un tumore operato dal professor Raffaele Tenaglia della clinica urologica del Santissima Annunziata. Bartolomeo Stallone, professore di arredamento fino al 1985, all’istituto d’arte di via Nicola da Guardiagrele, arrivò a Chieti 56 anni fa, aveva solo 17 anni. Affetto da una grave cardiopatia, a 53, l’unica soluzione per sopravvivere sarebbe stata solo quella del trapianto.

In quegli anni a Chieti c’era la cardiochirurgia ma il reparto non aveva ancora una unità operativa per i trapianti (che partirà nel 2001). Certamente erano gli anni che in Italia si iniziava a eserguirne i primi con un discreto successo. Stallone era in lista in Francia e all’ospedale di Udine che nell’87 gli comunicò la disponibilità di un cuore di un ragazzo di appena 20 anni. Per l’ospedale friulano era appena il quarto trapianto. I primi pazienti erano morti poco dopo l’intervento. Invece per Stallone l’operazione riuscì perfettamente e dopo l’anestesia, lo racconterà lui stesso 20 anni dopo al Centro, l’uomo si sentiva come un leone. Dopo cinque anni di cure da parte dell’ospedale friulano, fu poi seguito dai cardiologi del San Camillo De Lellis, diretti dal professor Filoteo Gaeta che lo chiamavano «il paziente modello».

Ma Stallone fu certamente aiutato dall’amore della moglie, Maria Biancone e dall’affetto delle figlie Marilena e Cinzia e dei quattro nipoti che lo incoraggiavano in questa gara di sopravvivenza. I medici gli dissero che se avesse tagliato il traguardo dei 10 anni sarebbe stato un uomo fortunato. E invece Stallone doppiò anche la più rosea previsione, con il superamento brillante anche di intervento per un tumore alle vie urinarie. L’uomo, il professore d’arredamento, negli ultimi tre anni di vita incominciò ad avere qualche problema, tuttavia sempre superato. Ma ieri con quel cuore da 40enne è morto, confortato dall’amore dei suoi cari che non smettono di ringraziare quanti hanno permesso che Bartolomeo sopravvivesse ben 23 anni. I funerali di Stallone si terranno oggi a nella parrocchia di San Pio X.

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