Musica all'aperto dopo mezzanotte e mezza, raccolte mille firme

Il consorzio commerciale “Vivere Vasto marina” ha consegnato in municipio la petizione con una lettera in cui si sollecita un incontro con il sindaco

VASTO. Mille firme per reclamare il diritto a lavorare e a diffondere musica dopo le 0,30. Il consorzio commerciale "Vivere Vasto marina" ha consegnato ieri in municipio la petizione con una lettera in cui si sollecita un incontro con il sindaco. Preoccupati dalle dichiarazioni del consigliere Luigi Marcello e da alcuni residenti, i commercianti insistono sulla necessità di un faccia a faccia.

«Solo parlando e chiarendo la posizione dei gestori dei locali è possibile trovare una soluzione che non penalizzi gli operatori», insiste il consorzio. Da palazzo di città non arrivano risposte. Il primo cittadino, Luciano Lapenna, attraverso il suo sito Facebook invita tutti alla calma, ribadendo che solo con la calma è possibile ponderare meglio ogni decisione.

«I commercianti non hanno molto tempo. La stagione è agli sgoccioli. A pochi giorni dall'attuazione dell'ordinanza che impone lo stop alla diffusione musicale alle 0,30 limitando il numero di serate per ogni via a tre in un mese, possiamo affermare con certezza che il provvedimento ha arrecato un grave danno non solo ai gestori dei pubblici esercizi, ma anche e soprattutto ai fruitori degli stessi», scrivono nella lettera indirizzata al sindaco, Piergiorgio Molino e Pier Paolo Tognoni, rispettivamente presidente e vicepresidente del consorzio "Vivere Vasto marina.

«Se è vero che il compito di un amministratore pubblico è quello di soddisfare, per quanto possibile, le esigenze dei cittadini, riteniamo sia obbligo del sindaco ascoltare quanto meno chi di quelle esigenze è portavoce».

A riprova di quanto dichiarato, il consorzio ha allegato alla lettera le firme dei cittadini che chiedono la revoca dell'ordinanza.

«Mille firme sono state raccolte in soli due giorni e in una sola zona della città, molte altre firme potrebbero essere aggiunte a queste. Chiediamo un incontro urgente per fare chiarezza sulla situazione», concludono i commercianti.

Alla loro richiesta si unisce anche qualche rappresentante del Pd.

Intanto negli esercizi pubblici della riviera molte serate sono state sospese a causa dell'ordinanza comunale. Fatto questo che ha fatto storcere il naso a molti turisti attirando altre critiche sulla decisione dell'amministrazione comunale. (p.c.)

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