Nella bottiglia incendiaria resti di benzina e gasolio

Trovato l’ordigno scagliato contro la pizzeria chiusa per ristrutturazione Allegrino (Confcommercio): «Sfrontatezza unica, non si può restare passivi»

VASTO. Il fuoco è spento da giorni, ma davanti al locale si avverte ancora distintamente l’odore di bruciato e carburante. Ieri mattina i periti sono tornati nella pizzeria “Pizza a vol”, in via Ciccarone, presa di mira domenica sera da un incendiario. L’autore del gesto per alimentare le fiamme ha lanciato dentro il locale una bottiglietta di plastica piena di benzina e gasolio. Una miscela non a caso oleosa. Il gasolio unge e alimenta le fiamme. Gli investigatori propendono per l’ipotesi dl dispetto.

Il locale, che già qualche mese fa aveva riportato danni a causa di un grosso petardo esploso all’ingresso, era chiuso per ristrutturazione. Uno degli ultimi scontrini è stato emesso dai gestori lo scorso 20 gennaio. Poi i proprietari, che hanno deciso di trasferirsi nel Teramano, hanno sospeso l’attività per risistemare i locali.

Un operaio la sera dell’attentato aveva lasciato la pizzeria da poco. L’incendiario deve avere atteso il momento più adatto per agire. Alle 22, non appena ha visto spegnersi le luci delle finestre, ha lanciato la bottiglia incendiaria contro la pizzeria.

Il perito che ieri mattina ha visionato i locali ha redatto un lungo elenco di danni. E Vasto ha sempre più paura. Dopo un periodo di relativa calma in città si è riaccesa la stagione degli incendi dolosi. «A costo di essere noioso e ripetitivo insisto nell’invocare la videosorveglianza. Vasto non ne può più farne a meno. Ladri, scippatori, vandali e piromani agiscono ormai con una sfrontatezza che lascia interdetti. Non si può più restare passivi. Occorre rispondere a chi attenta alla tranquillità dei cittadini con determinazione», afferma Angelo Allegrino, presidente provinciale di Confcommercio.

La stessa richiesta tornano a farla i consiglieri della minoranza di centrodestra. Anche il presidente dell'Assostampa vastese, Giuseppe Catania, qualche giorno fa è tornato a chiedere al sindaco adeguati interventi per ridare maggiore tranquillità al centro storico. «La telecamere sarebbero un ottimo rimedio. Gli anziani, talvolta testimoni inconsapevoli di azioni illegali, hanno paura a collaborare con le forze dell'ordine. Temono ritorsioni. Anche l’incendio della Clio vicino all’Arena delle Grazie potrebbe essere stato un gesto ritorsivo», azzarda un gruppo di pensionati che risiede nel quartiere Croci. Confessano di avere paura. Ogni notte le strade del loro rione di riempiono di teppisti. «L’anno è cominciato con il lancio di raudi grossi come bombe carta contro le auto. Poi le auto incendiate in via Genova Rulli. Ora i bulli si divertono con la vernice. Non è giusto. Il sindaco ha il dovere di tutelare la tranquillità dei cittadini».

Paola Calvano

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