«Nessun favore al Colle, la città è una»

Colantonio: allo Scalo previsti tanti nuovi progetti

CHIETI. «L'impegno di questa amministrazione è uniforme su tutto il territorio cittadino». Mario Colantonio assessore ai lavori pubblici fa questa premessa per tentare di stroncare una spirale di critiche dei cittadini dello Scalo verso l'amministrazione che avrebbe messo in campo più idee e progetti per il Colle. 

L'assessore ribatte ricordando i tanti cantieri che sono stati aperti ma, nel contempo dice non si possono le dare le colpe dei disagi e delle opere edilizie sbagliate a chi «amministra la città da appena 60 giorni». «Chieti scalo è interessata in quasto periodo da numerosi interventi che seppur programmati dalla precedente amministrazione, vengono seguiti e ottimizzati dall'attuale governo della Città.

E' iniziato a "spron battuto" l'intervento di Via Ricciardi e presto inizieranno i lavori a Via Bellini. Da qui a qualche settimana avranno inizio interventi a San Martino e nella zona di Brecciarola. Chieti, per gli amministratori concreti, è una città unica e unitaria. I cittadini devono aver pazienza, ma verranno tutti serviti al meglio». 

Nel merito delle critiche dei residenti di via Amiterno, Colantonio spiega come sia necessario superare un contenzioso economico che potrebbe sorgere tra progettista e imprese, ma, assicura «via Amiterno sarà rinnovata e migliorata come mai è accaduto».  Per via L'Aquila l'assessore ai lavori pubblici, puntualizza come «il discorso sia più complesso».  «Molte volte la pubblica amministrazione», osserva Colantonio, «viene chiamata in causa anche per colpe non proprie.

Si cerca di imputare anche risoluzioni di vecchie e irrisolte "beghe condominiali". Per via L'Aquila bisogna comunque prevedere uno sbocco su Via Amiterno e quindi configurare un vincolo preordinato all'esproprio sul prossimo Prg. E comunque, ciò non risolverà i problemi di una strada, con larghezza che lambisce i 4 metri, delimmitata da muri e recinzioni condominiali che non permetteranno alcun tipo di allargamento se non c'è una volontà comune tesa in tal senso; inoltre, in questa angusta via, si continua a parcheggiare senza alcun rispetto delle necessità che i luoghi richiedono.

Quando son o statii costruiti i palazzoni ivi esistenti, chi era obbligato a lasciare spazio ad una strada più adeguata, sapendo di doverci vievere per sempre? Ma soprattutto chi era tenuto al controllo ed al rispetto delle regole? Certamente non chi amministra da 60 giorni e, comunque, cercherà di risolvere anche questa grave problematica».(m.p.)

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