Niente più musica a palla «Salvaguardiamo il borgo» 

Incontro sull’inquinamento acustico e sul rilancio della parte antica della città  Del Borrello: ma il coinvolgimento di bar e pub aiuterà a risolvere il problema

VASTO . La riqualificazione del centro storico passa anche attraverso la messa al bando della musica ad alto volume. L’assordante rumore proveniente dai locali, tanto deprecato dai residenti del vecchio borgo, è stato l’argomento di una tavola rotonda promossa dalla ricostituita associazione “Centro storico di Vasto”. L’incontro, che ha registrato la partecipazione del sindaco Francesco Menna, di alcuni assessori e di rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni di categoria, è stato l’occasione per confrontarsi su alcune tematiche che affliggono la parte antica di Vasto.
Il rumore assordante, che si registra soprattutto nelle notti d’estate, è una di queste. «Tra le priorità già espresse in una prima riunione, è stato posto l’accento sull’inquinamento acustico, ritenuto da molti residenti uno dei più urgenti», osservano gli esponenti dell’associazione, il cui referente è Roberto Del Borrello, «il problema è stato analizzato nell’ottica di una riqualificazione del centro storico che vede nella buona musica, opportunamente gestita e nel rispetto delle regole vigenti, una sana attrattiva per i giovani e un volano per la crescita culturale. Non più quindi uno “psichedelico tam-tam” ad alto volume, avviato da baristi nelle notti di maggiore flusso per incrementare facili guadagni, ma una ricreazione che lascia spazio alla creatività e al buon gusto nel rispetto dell’ambiente circostante. La novità», sottolineano dal sodalizio, «è stata il diretto coinvolgimento di diversi rappresentanti di categoria ed esercenti chiamati a rispondere per le inadempienze denunciate dall’associazione, un passo certamente decisivo per la risoluzione del problema, ma insufficiente ad avviare un discorso a più ampio respiro sul centro storico di Vasto, che presuppone una progettualità a breve e lungo termine, anche con interventi di esperti di cui l’amministrazione comunale ha il dovere di farsi carico, come viene da più parti rilevato».
Secondo l’associazione, che si è ricostituita lo scorso novembre su iniziativa di una ventina di residenti, «non si può affidare all’improvvisazione e al caso, o peggio ancora ad appetiti commerciali volti al mero consumo dei luoghi, il nostro prezioso patrimonio architettonico, artistico e paesaggistico, uno dei più belli in Abruzzo», ma occorre una visione integrata del territorio. In quest’ottica la neonata associazione continuerà l’opera di pungolo, ma anche di collaborazione con l’amministrazione comunale e i commercianti. Gli obiettivi principali sono la difesa e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale ed ambientale, attraverso la sinergia tra il pubblico e il privato.
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