«Niente supermanager» I 5 Stelle contro Schael 

I consiglieri Taglieri e Smargiassi criticano le scelte sulle attività chirurgiche «Muraglia solo una vittima sacrificale, servono più anestesisti e personale»

LANCIANO. «Servono più anestesisti, serve personale non un altro super manager, seppur esperto come Angelo Muraglia, per risolvere i problemi degli interventi a Lanciano, Vasto e Atessa. Il laboratorio unico? Altra scelta fatta per accentrare i servizi a Chieti e svuotare e svilire gli ospedali di Lanciano e Vasto». Attaccano le scelte fatte dal manager Asl Thomas Schael, i consiglieri regionali Francesco Taglieri e Pietro Smargiassi (M5S). Sotto accusa la nuova organizzazione di Schael e la decisione di affidare ad un coordinamento aziendale di tipo ospedaliero guidato da un delegato della direzione generale, Angelo Muraglia, la gestione delle attività chirurgiche nei presidi di Lanciano, Vasto e Atessa.
«Non abbiamo nulla contro Muraglia», precisano i consiglieri pentastellati, «per noi sarà solo una vittima sacrificale. Schael gli ha affidato una missione impossibile perché senza medici non può far aumentare gli interventi. La Asl parla di 30 anestesisti tra Lanciano, Vasto e Atessa ma sono solo sulla carta. Ha dimenticato le prescrizioni e non è una cosa di poco conto visto che così il personale quasi si dimezza. È per la carenza di anestesisti che sono stati tagliati gli interventi a Lanciano -circa un centinaio solo a gennaio- e si fanno 5 chirurgie al mese a Vasto». E i 1.500 giorni di ferie arretrate a Lanciano, i riposi saltati e le ore di lavoro in più fatte dagli anestesisti in servizio indicano chiaramente la carenza. «Che porta a far salire la mobilità passiva», dice Smargiassi, «se si continuano a tagliare sedute garantendo solo le urgenze come oggi, l’utente non aspetterà mesi per essere operato e da Vasto guarderà al Molise. Non servono strategie diverse con esperti, ma aumentare gli anestesisti».
«Schael è stato pagato profumatamente proprio per risolvere i problemi», dicono i consiglieri, «non per delegarli ad altri, in questo caso a Muraglia». Ma sul personale la Asl ha chiarito che bisognerà attendere la fine del concorso per assumere 14 anestesisti. Altra scelta illogica per Taglieri e Smargiassi quella del laboratorio unico a Chieti: «Mancano spazi adeguati e personale».
«A Chieti non ci sono luoghi adatti per accogliere patologia clinica», dice Taglieri, «e visto l’aumento esponenziale dei prelievi esterni da analizzare la Asl dove prende il personale? Saranno costretti a spostarsi da Lanciano e Vasto? E a che prezzo? Poi», chiudono i consiglieri, «sono stati calcolati i costi del trasporto su ruota del sangue fino a Chieti? Per non parlare poi delle modalità di conservazione durante il trasporto delle provette. La scelta del laboratorio al Renzetti (che avrà un’officina trasfusionale per le fasi di lavorazione del sangue e della produzione degli emocomponenti, ndc) sarebbe stata perfetta, per locali e posizione baricentrica, ma la volontà è di accentrare i servizi a Chieti e svilire gli ospedali periferici».
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