«No ai palazzi al posto di Liceo e Agrario»

LANCIANO. «La Provincia vuole vendere il patrimonio di tutta la comunità per recuperare meno di un terzo delle spese correnti di un ente teoricamente abolito».

Il Movimento 5 Stelle si scaglia contro il progetto dell’amministrazione provinciale di vendere 26 immobili di proprietà dell’ente per ripianare i debiti.

«A Lanciano la vendita riguarda tre immobili, due dei quali di particolare pregio», sottolineano in un documento votato e approvato all’unanimità gli Amici di Beppe Grillo, «il vecchio liceo scientifico, nell’area di Santo Spirito, e la scuola agraria di Torre Sansone (il terzo è l’ex caserma dei vigili del fuoco in via Galvani, ndc). Il progetto di alienazione, con l’ulteriore ribasso d’asta, nasce dall’esigenza di ripianare la voragine di debiti. Ma, come ha lasciato intendere la sezione abruzzese della Corte dei conti, se questa operazione non è accompagnata da una drastica riduzione delle spese, sarà del tutto inefficace a ridurre i debiti, di cui l’amministrazione provinciale non è stata, neanche, in grado di precisare l’ammontare».

«La svendita degli immobili provinciali prevede, inoltre, la solita aggressione al consumo del territorio con progetti di ulteriore cementificazione», continua il movimento, «la legge Finanziaria 2009 prevede, infatti, che l’ente pubblico alienante possa stravolgere i piani regolatori dei Comuni in cui si trovano gli immobili, con la possibilità di raddoppiarne la cubature o rendendo edificabili zone che non lo sono. Al bando di vendita della Provincia sono già allegati progetti di modifica al piano regolatore di Lanciano che prevedono una schiera di palazzi nell’ex liceo scientifico e, dove c’era la scuola agraria, l’ennesima serie di villette a schiera. La svendita da parte di un ente che dovrebbe scomparire ci lascia sgomenti», concludono gli Amici di Beppe Grillo, «lo scorso 25 maggio i lancianesi hanno riposto la loro fiducia nel Movimento 5 stelle. Amici di Beppe Grillo Lanciano terrà alta la sua attenzione affinché le ricchezze di tutti non vadano perse per le inefficienze di pochi». (s.so.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA