residence cono a mare

Non ci fu lottizzazione abusiva Tolti i sigilli alle 178 abitazioni

VASTO. Non fu lottizzazione abusiva. Il tribunale di Vasto ha dissequestrato ieri mattina 178 appartamenti del residence Cono a mare realizzato dalla società Cosvim alla Marina. Il legale...

VASTO. Non fu lottizzazione abusiva. Il tribunale di Vasto ha dissequestrato ieri mattina 178 appartamenti del residence Cono a mare realizzato dalla società Cosvim alla Marina. Il legale rappresentante della società, Michele La Padula assistito dall’avvocato Pietro Pisacane è stato multato dal collegio presieduto dal giudice Italo Radoccia con una ammenda da 5 mila euro per semplici irregolarità. La Padula aveva chiesto e ottenuto il rito abbreviato. Alla lettura della sentenza hanno esultato le 31 famiglie che acquistarono altrettanti appartamenti nel residence e che per due anni non hanno potuto disporre dei loro immobili.

Lacrime liberatorie per l’architetto Laura D’Alessandro. La professionista, assistita dall’avvocato Arnaldo Tascione, era finita nei guai in veste di direttore dei lavori. Ha sempre dichiarato di avere agito correttamente e nel rispetto delle norme e per questo ha preferito il giudizio con il rito ordinario. Ora insieme ad altri tre indagati, il committente dei lavori, Egidio Inglese, e due funzionari comunali, Alfonso Mercogliano e Michele D’Annunzio, attende che venga fissata la data dell’udienza. Va da se che cadendo il reato di lottizzazione abusiva, viene meno anche l’imputazione.

«È la fine di un incubo. Il tribunale ha sancito che non c’è mai stata lottizzazione abusiva», ha dichiarato Laura D’Alessandro uscendo dall’aula con l’avvocato Tascione.

I sigilli all’elegante complesso edilizio scattarono a fine maggio 2102. Secondo la Procura per realizzare l’opera sarebbero stati raggirati i vincoli normativi e le abitazioni private sarebbero state realizzate in assenza di un piano di assetto del territorio. In sostanza secondo la magistratura sarebbe stato realizzato un edificio multipiano in un’area non urbanizzata e in assenza di un piano di lottizzazione.

Il Comune aveva rilasciato ai proprietari i titoli abitativi anche se mancava l’abitabilità. Più volte le 31 famiglie che avevano acquistato gli appartamenti in buona fede avevano chiesto il dissequestro. Ora con la sentenza del collegio, potranno godere di un bene che avevano acquistato con la consulenza di un notaio. L’esasperazione li aveva spinti qualche settimana fa a costituirsi in comitato e a inviare una nota alla stampa stigmatizzando il comportamento del Comune poco battagliero e loro giudizio in questa vicenda. Ieri mattina subito dopo la sentenza sono stati tolti i sigilli al complesso edilizio a ridosso del mare.

Soddisfatti tutti gli indagati e i loro avvocati, Alessandra Cappa, Nicola Mastrovincenzo, Giuseppe Gileno e Salvatore De Simone. (p.c.)

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