Notte dei ricercatori, campus da tutto esaurito con migliaia di giovani

28 Settembre 2024

La settimana di iniziative della d’Annunzio si conclude con il pienone Il rettore Stuppia: «Faticoso da organizzare, ma felici per la riuscita»

CHETI. Campus universitario di via dei Vestini invaso da migliaia di giovani per la Notte europea dei ricercatori. Complice anche le temperature da piena estate, la festa dell’università d’Annunzio ha visto un grande successo di pubblico che ha potuto assistere agli oltre 260 appuntamenti organizzati dall’ateneo, attraverso i propri dipartimenti, scuole e centri di ricerca, oltre agli spazi animati da enti e organizzazioni che hanno voluto partecipare. Bus navetta gratuiti e, per la prima volta quest’anno, anche treni gratuiti hanno funzionato ininterrottamente. La cerimonia inaugurale ha visto il taglio di nastro con il rettore Liborio Stuppia, il direttore generale Paolo Esposito e la docente che si è occupata dall’organizzazione Elisabetta Dimauro. Presenti tra gli altri il sottosegretario della giunta regionale Daniele D’Amario, i sindaci di San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente e Montesilvano Ottavio De Martinis, gli assessori comunali Paolo De Cesare, Manuel Pantalone e Alberta Giannini e rappresentanti delle forze dell’ordine. Dalle 20 le iniziative si sono concentrate sul palco centrale allestito sul grande parcheggio di via Pescara. A partire dell’esibizione dell’orchestra “I giovani archi”, per continuare con gli “HeiMi”, star dei social nella divulgazione medico-scientifico, che hanno presentato lo spettacolo “Non accettare cookies dagli sconosciuti, ma prima seguici”. Subito dopo c’è stata l’esibizione del coro dell’ateneo, “Ud’A InCanto”, diretto dal maestro Cristian Starinieri, con “Voices of unity: songs of hope and harmony”. La notte si è conclusa con il dj set “Care & Vibes dj Night”. Soddisfazione è stata espressa da Stuppia: «Abbiamo deciso che la Notte dei ricercatori diventasse un’intera settimana di feste e iniziative», ha detto, «faticoso da organizzare ma siamo molto contenti. Siamo usciti da anni in cui il Covid ha privato i ragazzi della socializzazione e anche da questo punto di vista lo slogan scelto per la Notte dei ricercatori, “We care”, è più che mai azzeccato: perché noi ci prendiamo cura dei nostri ragazzi non solo oggi ma durante tutto l’anno accademico».
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