Notte di San Lorenzo nella vallata del Foro i comuni spengono le luci

A mezzanotte tante iniziative per vedere le stelle cadenti a Miglianico materassini a terra per stare più comodi

CHIETI. Tutti a guardare le stelle per il «Capodanno d'agosto» nella notte di San Lorenzo. E' la singolare iniziativa che vedrà spente le luci pubbliche per l'intera vallata del Foro. A partire dalla mezzanotte e per un'ora dieci comuni spegneranno le luci per far meglio brillare le stelle. La festa coinvolegerà: Ari, Bucchianico, Casacanditella, Fara Filiorum Petri, Guardiagrele, Miglianico, Rapino, Ripa Teatina, Vacri e Villamagna.

«Ognuno dei Comuni partecipanti poi», racconta Pierfilippo Di Tondo dell'associazione "I love Abruzzo", che organizza l'evento, «prevede iniziative proprie per arricchire la serata». La proposta più singolare arriva da Miglianico, dove sarà ricoperta una superficie di 500 metri quadrati con materassini gonfiabili matrimoniali, per guardare le stelle in piazza. «Persino a Rapino», prosegue Di Tondo, «dove c'è festa patronale, verranno spente le luci».

Accanto a Di Tondo nell'inziativa lavorano a pieno ritmo Antonella Stella e Gianfranco Sulpizio. La manifestazione vede il patrocinio della Provincia di Chieti. «Auspichiamo», afferma il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, «che la prossima edizione del Capodanno energetico coinvolga tutti i 104 comuni della provincia chietina».

«E' bello pensare che un'intera vallata, quella del Foro, rimarrà al buio per un fine così importante come quello del risparmio energetico», aggiunge l'assessore di Vacri, Marcello Ferrara. L'iniziativa ha anche uno scopo didattico, ossia iniziare a oriientarssi tra le varie costellazioni.Così in diversi comuni saranno presenti le associazioni di Astrofili che illustreranno le varie costellazioni. «Il cielo di questo periodo è molto bello e ricco di curiosità da scoprire», osserva Gianni Totaro del Gao, «ci sono stelle come il triangolo Deneb, Vega e Altair ma anche costellazioni come l'Orsa maggiore e Cassiopea».

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