Nuovi parcheggi in città Bomba: terreni franosi

Progetti approvati in consiglio comunale su Sant’Egidio e piazza D’Amico L’esponente Udc: «Secondo il piano regolatore sono zone pessime per costruire»

LANCIANO. Il consiglio comunale, con i voti della maggioranza, ha dato il via libera alla costruzione del tanto atteso parcheggio di Sant’Egidio. Ma a sollevare più di un dubbio sull’edificabilità della zona scelta per realizzare l’opera, che sarà a servizio del centro storico, è l’Udc. Il capogruppo consiliare Paolo Bomba ha sollevato la questione anche in aula.

«Ho chiesto all’assessore all’urbanistica, Pasquale Sasso, se avessero tenuto conto che il piano regolatore definitivo classifica l’area delle Ripe come “terreno pessimo” dal punto di vista geologico», afferma l’esponente dell’opposizione, «in questo caso la relazione geologica allegata al Prg prevede l’inedificabilità assoluta per il rischio di frane, la frequente esondabilità, il diffuso dissesto idrogeologico e l’incremento sismico. Mi è stato risposto», continua Bomba, «che l’opera, essendo la zona ad elevata pericolosità e sottoposta a vincolo Pai (Piano assetto idrogeologico, ndc), ha ottenuto il nulla-osta dalla Regione. E che comunque un parcheggio non può definirsi una costruzione vera e propria. Peccato che siano previsti 200 metri di mura per contenere il dislivello, poiché si tratta di una scarpata, nonché di un ascensore per trasportare le persone».

Il primo progetto preliminare del parcheggio di Sant’Egidio risale, però, all’amministrazione del sindaco Filippo Paolini. «Ma era precedente all’approvazione del nuovo Prg, quindi questo vincolo non c’era», specifica il capogruppo Udc, «non è in discussione l’utilità del parcheggio: è un’opera strategica per il centro storico, ma non si possono fare le cose ignorando problemi. Facendo opere idrauliche e di consolidamento l’area sarebbe in sicurezza. Ma a oggi la questione è ignorata: mi preoccupo di come vengano spesi i soldi pubblici e chiedo alla giunta quali interventi ha previsto per mettere in sicurezza l’area e superare il vincolo nell’interesse della collettività. Il problema», continua Bomba, «si ripeterà anche per il programma integrato della Pietrosa, dove è previsto un parcheggio interrato, il raddoppio dei portici e aree commerciali: anche in questo caso il terreno è classificato come “pessimo”. Cosa farà la giunta? O anche queste non sono costruzioni?».

Stefania Sorge

©RIPRODUZIONE RISERVATA