Nuovo esame psichiatrico sul figlio dei genitori uccisi

L’esperto della difesa: Marco ha una grave patologia, è bene approfondire Perizia anche nella casa degli orrori, su telefoni ed effetti personali dell’imputato

VASTO. Non solo la casa di via Anghella, gli effetti personali dell’indagato e i tabulati telefonici. Anche lo status psichiatrico di Marco Del Vecchio sarà sottoposto a nuova perizia. A confermarlo è il professore Danilo Montinaro, primario di psichiatria a Lanciano nonchè perito della difesa del trentottenne accusato di avere ucciso la sera del 17 novembre 2012 entrambi i genitori, Emidio Del Vecchio, 72 anni, e Adele Tumini, 68 anni. La decisione del pm Enrica Medori è stata accolta con favore dal difensore dell’indagato, l’avvocato Raffaele Giacomucci, che da tempo insiste nel rimarcare i gravi problemi che affliggono il suo cliente. Problemi che vengono confermati dal professore Montinaro.

Le condizioni di Del Vecchio. «Indubbiamente Marco Del Vecchio soffre di una grave patologia psichiatrica. Ben vengano gli approfondimenti chiesti dal magistrato», dice il perito. L’11 marzo prossimo, al nuovo incidente probatorio programmato nella casa di via Anghella, sarà presente anche la dottoressa Rossella Di Carmine, docente dell’Università di Teramo che ha già affiancato Montinaro nel precedente esame peritale. Con lei il difensore dell’imputato, Raffaele Giacomucci, e l'avvocato della parte civile, Gianni Menna. Stando al giudizio dei periti nominati dalla Procura, Felice Carabellese e Maria Latecola, Del Vecchio è capace di intendere e volere. Per il professore Montinaro la patologia psichiatrica, invece, è molto più grave e complessa. La perizia su Del Vecchio sarà fatta dopo l’incidente probatorio. Impossibile prevedere la reazione dell’imputato. Per mesi si è chiuso a riccio, poi a fine anno ha iniziato a raccontare la sua vita. Fino al 17 novembre 2012. Del Vecchio non ricorda quel giorno. La sua mente è offuscata da un black out.

I buchi da colmare. Gli esperti torneranno quindi ad analizzare la psiche dell’unica persona indagata del duplice omicidio che continua a dichiararsi innocente. Il pm Enrica Medori è intenzionata a fare chiarezza in modo inequivocabile sulla vicenda. Per questo ha chiesto e ottenuto nuovi e approfonditi esami che dovranno cercare di raccontare che cosa è accaduto esattamente in via Anghella dalle 17 del 17 novembre al mattino successivo, quando i corpi straziati dei due pensionati sono stati trovati sotto un letto uccisi con oltre cento coltellate. Cosa ha fatto Marco Del Vecchio in quel lasso di tempo? Con chi è stato? Dove andava quando i carabinieri lo hanno arrestato? Serviranno forse diversi mesi per rispondere a tutti i quesiti. Anche la parte civile ha accolto favorevolmente l’approfondimento delle indagini.

Paola Calvano

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